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L’Ilva “vede” la svolta: aumenta la produzione

Il direttore generale per le Valutazioni Ambientali del ministero dell’Ambiente ha consegnato nel pomeriggio ai commissari straordinari di Ilva Spa il parere emanato dal ministro Gian Luca Galletti, nel quale sono state recepite le indicazioni del Comitato dei tre esperti, istituito dal decreto 98/2016, sui piani ambientali delle cordate interessate.

Queste ora, conformandosi al parere, potranno presentare le offerte vincolanti definitive, che porteranno alla successiva aggiudicazione da parte del Ministro dello Sviluppo economico.

“Con questo passaggio – spiega il ministro Galletti – entriamo nella fase decisiva della cessione dei complessi aziendali, con la certezza che la tutela ambientale sia parte essenziale e strategica del futuro dell’Ilva e di Taranto. Fin dal primo giorno – prosegue il ministro – lavoriamo a un’Ilva compatibile con l’ambiente e competitiva sul mercato, nella cornice di una rinascita cittadina che stiamo portando avanti con il sostegno al tessuto sociale, ai settori produttivi, con le bonifiche nell’area vasta”. Il decreto 98/2016, convertito in legge il 1° agosto dello scorso anno, ha stabilito che la parte ambientale debba essere vagliata preventivamente alle altre componenti dell’offerta attraverso il lavoro di un Comitato, composto dai professori Carlo Collivignarelli, Antonio Fardelli e Gigliola Spadoni, chiamato a esprimersi sulle eventuali proposte di modifica al piano per il risanamento ambientale avanzate dalle due cordate.

Il testo del parere, ora nelle disponibilità dei commissari per i successivi adempimenti, è stato completato al termine di una lunga istruttoria tecnica che ha visto coinvolti diversi soggetti e ha recepito le osservazioni giunte dal ministero dello Sviluppo. L’anno appena conclusosi ha visto 6 milioni di tonnellate nel siderurgico di Taranto, in rialzo sul 2015 quando la produzione fu di 4,7 milioni. Si ritiene che il trend possa proseguire molto probabilmente sino a giugno, poi, sul secondo semestre 2017, il mercato non offre per ora visibilita’ ma il lavoro che si sta facendo anche sul piano della struttua dei costi portano l’Ilva ad avere aspettative di fiducia anche per quest’anno. Atteso per lunedi’ prossimo il parere del ministro dell’Ambiente sui piani ambientali presentati dalle due cordate industriali in gara per l’acquisizione dell’Ilva, ovvero Arcelor Mittal con Marcegaglia e Arvedi insieme a Cassa Depositi e Prestiti, la Delfin di Leonardo Del Vecchio (Luxottica) e l’indiana Jindal. Se lunedi’ si conoscera’ il verdetto del ministero dell’Ambiente sui piani ambientali delle due cordate, il 17 gennaio a Taranto, in Corte d’Assise, riprenderà, il processo “Ambiente Svenduto”.

L’Ilva in amministrazione straordinaria formalizzera’ la sua richiesta di patteggiamento per uscire dal procedimento giudiziario e si saprà se, dopo il consenso della Procura, anche la Corte si dichiara favorevole allo stralcio della posizione. Non ci sara’ invece analoga mossa da parte dell’ex Riva Fire, la capogruppo che controllava l’Ilva sotto la gestione dei Riva – quindi prima dell’avvento dei commissari -, nel frattempo divenuta «Partecipazioni Industriali» e affidata agli stessi commissari.