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Ecco i fondi per gli inquilini morosi: arrivano 350mila euro

Trecentoquarantaduemila euro per aiutare le famiglie morose ma… incolpevoli.

Per il momento si tratta di un acconto del 30% rispetto alle risorse destinate dalla Regione, e previste dal fondo istituito dal ministero delle Infrastrutture, per gli inquilini morosi incolpevoli. Il decreto prevede, infatti, che le Regioni individuino i Comuni ad “alta tensione abitativa” a cui destinare le risorse del fondo. Il provvedimento fissa anche i criteri per l’accesso ai contributi ed i requisiti necessari per la misura indirizzata a chi si trova nell’impossibilità di provvedere al pagamento dell’affitto. All’Ente regionale sono quindi state assegnate le somme per per gli anni 2014, 2015 e 2016 che ammontano, complessivamente, a circa 8 milioni di euro.

Successivamente, la Regione ha provveduto a ripartire la somma tra i Comuni ad alta tensione abitativa utilizzando come parametro di riferimento «il numero di provvedimenti esecutivi di rilascio degli immobili ad uso abitativo emessi dall’autorità giudiziaria nel 2013 per morosità, pubblicati dal Ministero degli Interni e il fabbisogno finanziario documentato dai Comuni».

Il Comune di Taranto, quindi, «risulta destinatario di un importo pari a 1.143.127,44 euro e, di un acconto del 30% delle somme del contributo assegnato pari a 343.938 euro». Per individuare i soggetti destinari del contributo per morosità incolpevole, sono stati emanati dei bandi aperti con la caratteristica di “sportello”.

Possono presentare richiesta per usufruire del contributo i nuclei familiari che sono in possesso dei seguenti requisiti: richiedente con cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione europea, ovvero nei casi di cittadini non appartenenti all’Ue possieda un regolare titolo di soggiorno; titolarità di un contratto di locazione di edilizia di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato, con esclusione degli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno; essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida; possesso di un reddito Ise non superiore a 35.000 euro o di un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26.000 euro; non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile, nel territorio nazionale, fruibile ed adeguato alle esigenze del nucleo familiare; situazione di morosità incolpevole, ossia una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovuta ad una della seguenti cause: – perdita del lavoro per licenziamento, escluso quello per giusta causa;

– accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; – cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; – mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; – cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Camera di commerco, derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; – malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali».

La documentazione utile a partecipare all’avviso pubblico è disponibile sul sito internet del Comune di Taranto.