E’ ritenuto dagli investigatori il re dei trafficanti internazionali di reperti archeologici.
E’ un insegnante elementare in pensione, di Lizzano, il settantacinquenne Raffaele Monticelli arrestato dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei nuclei di Cosenza e Bari. Sul suo capo pendeva una ordinanza di custodia cautelare ai “domiciliari” emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, dottor Michele Ciociola, su richiesta della locale Procura, nell’ambito dell’operazione denominata “Tempio di Hera”. Risponde dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricerca clandestina, al possesso e alla ricettazione di reparti archeologici.
Durante il blitz Monticelli si era reso irreperibile. Dopo un’articolata attività d’indagine nella giornata di ieri l’insegnante in pensione è stato rintracciato e sottoposto agli arresti domiciliari. La perquisizione scattata nel suo appartamento ha consentito di recuperare alcuni reperti archeologici, statuette di terracotta e una kylix biansata di origine greca e documentazione ritenuta molto interessante ai fini investigativi. Monticelli è ritenuto il punto di riferimento principale per la commercializzazione e la ricettazione dei preziosi reperti. Inoltre secondo l’accusa aveva un ruolo di vertice nell’ambito dell’organizzazione. Il noto trafficante internazionale di reperti archeologici, già coinvolto in altre indagini nel corso degli anni e messo sotto osservazione da Procure di tutta Italia (operazioni Pandora, Tersite, Pan, Artemide) Monticelli è stato già condannato per associazione per delinquere dal Tribunale di Foggia e sottoposto alla misura di prevenzione della confisca di alcuni beni per un valore di ben 22 milioni di euro, tra cui di particolare rilevanza assume un appartamento all’interno di un palazzo storico del ‘500 situato a Firenze, in Piazza della Signoria.
Emblematico, al fine di evidenziare la capacità finanziaria dell’uomo e la rilevanza economica del traffico di reperti archelogici è l’episodio che lo ha visto coinvolto, nel mese di dicembre del 2014, nella ricettazione di un reperto proveniente da uno scavo clandestino che inizialmente è stato posto in vendita a 70mila euro e, dopo estenuanti contrattazioni, acquistato da Monticelli per 33mila euro in contanti.