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Due“tombaroli” tarantini nella rete a Matera

Due presunti “tombaroli” tarantini sono stati sorpresi, dai carabinieri, in un sito archeologico.

Nel primo pomeriggio di sabato a Tricarico i militari della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà un 46enne e un 23enne, entrambi già conosciuti dalle forze dell’ordine. Dopo una segnalazione sono intervenuti in località “Serra del Cedro”, area sottoposta a vincolo di tipo archeologico dalla Soprintendenza Archeologica per la Basilicata, riconosciuta come “Acropoli” dove erano stati viste aggirarsi due persone sospette. I carabinieri li hanno intercettati intimando l’alt ma i due sono fuggiti nel bosco dopo aver tentato di nascondere gli “attrezzi del mestiere”. Dopo alcune centinaia di metri, sono stati raggiunti e bloccati. Nel contempo i militari hanno rinvenuto e sequestrato due metal detector, un puntatore elettronico tascabile, due “walkie talkie”, una zappa, un piccone, una sega ed uno zaino, del valore di 4mila euro.

Non molto distante, è stato rinvenuto anche il fuoristrada utilizzato per raggiungere quel luogo. Pur non avendo rinvenuto reperti archeologici i carabinieri hanno accompagnato i due in caserma, a Tricarico, per eseguire gli accertamenti di rito. Al termine dell’operazione sono stati segnalati al magistrato di turno della Procura presso il Tribunale di Matera.