C’è il no del
presidente della Provincia,
Martino Tamburrano, al carico
di rifiuti che l’Agenzia
regionale vuole destinare
ad Italcave.
Quattrocento
tonnellate al giorno nella
discarica tra Taranto e Statte
per salvare dall’emergenza
rifiuti la provincia di Foggia
e la Bat. Occorre, però, l’autorizzazione
della Provincia.
Tamburrano ha già ricevuto
diverse missive copn le quali
l’Agenzia della Regione gli fa
pressing per rilasciare il via
libera. Proprio stamattina,
Tamburrano è statao a Bari,
alla Regione, per afferontare
i temi della pianificazione
in materia ambientale.
Raggiunto telefonicamente
da TarantoBuonasera, il presidente
della Provincia ha
chiarito di essere contrario al
rilascio dell’autorizzazione:
«La Regione deve istituire
un tavolo per pianificare la
gestione dei rifiuti. Non si
può procedere con l’improvvisazione.
Se, per causa di
forza maggiore, come i problemi
igienico-sanitari che
potrebbero verificarsi per
l’emergenza rifiuti, saremo
costretti a rilasciare l’autorizzazione,
allora chiederemo
un ristoro ambientale perché
non è giusto che sia il nostro
territorio a pagare l’improvvisazione
della Regione. Al
momento, comunque, mancano
i previsti pareri per
concedere l’autorizzazione».
Sullo stesso argomento interviene
il consigliere regioale
Cosimo Borraccino, il quale
ricorda che a Statte vengono
già conferiti «i rifiuti prodotti
dai Comuni di Bari, Foggia
(gestiti da Amiu Puglia Spa),
da Manduria (gestiti da Manduriambiente)
e Cerignola
(gestiti da Sia srl). Così,
dopo aver deciso di portare
a Massafra i rifiuti della BAT
e del brindisino, oggi tocca a
Statte pagare il prezzo della
inefficienza del sistema di
gestione dei rifiuti in altri
territori Pugliesi. Tutto questo
in assenza di intesa e di
interlocuzione con i Sindaci
dei comuni interessati alla
destinazione finale dei rifiuti».
«Siamo ad un anno dal la istituzione della Nuova
Agenzia Unica Regionale
per la gestione dei rifiuti
urbani – incalza Borracino
– e ancora non conosciamo
un crono-programma per la
realizzazione degli impianti
pubblici di compostaggio
e per la chiusura del ciclo
attraverso il recupero di
materia, come è stato indicato
più volte, a parole, dal
Governo regionale. Non solo,
si continua ad usare la Provincia
di Taranto, in questo
caso addirittura il Comune di
Statte che si trova a ridosso
dell’Ilva, per smaltire i rifiuti
del resto della Puglia, ma lo
si fa senza nemmeno avvisare
le amministrazioni locali e i
Sindaci di quei Comuni, che si
vedono tagliati fuori da qualunque
interlocuzione possibile
sulla scelta.
Chiediamo
all’Agenzia Unica Regionale
di procedere con la massima
urgenza alla realizzazione di
impianti pubblici e ribadiamo
al Presidente Emiliano la
nostra proposta di passare ad
un piano mirato per riportare
coerenza nel sistema di smaltimento
e stanziare almeno 1
milione di euro, da destinare
al risanamento ambientale,
esclusivamente, per ciascuno
dei Comuni che da decenni
si fanno carico di smaltire i
rifiuti urbani di intere aree
della regione».
Dal Comune di Statte c’è
netta contrarietà ad ospitare
queste 400 tonnellate al
giorno di rifiuti. Il gruppo di
Statte 2.0, con i consiglieri
Luciano Di Gregorio e Cristofaro,
chiede «un tavolo
unico, tra Regione-Provincia
e Comuni di Statte e Taranto»
per «ridimensionare il quantitativo
di rifiuti» conferiti
all’Italcave.