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Ex Isolaverde: Pronti a scatenare l’inferno

«I cittadini pagano
per servizi mai erogati. E le
promesse sono vecchie di due
anni».

Non è la prima volta che
le sigle confederali di categoria
lanciano l’allarme relativamente
alla ricollocazione dei lavoratori
ex Isolaverde.
«Le promesse non valgono nulla,
soprattutto se passano due anni da
quando vengono fatte – attaccano
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil
Fp. Per questo non ci sono più i
margini per una trattiva pacifica
ma si va dritti verso il conflitto».

«La situazione dei duecentodue lavoratori
della ex Isolaverde ormai
rasenta il ridicolo, perché secondo
le promesse fatte due anni fa, sarebbero
dovuti essere ricollocati
in diversi settori, ma ancora nulla,
anzi, si tratta di aspettare fino a
marzo 2018».
«La vera beffa è che i cittadini
della provincia di Taranto da ben
due anni pagano per servizi che
sarebbero dovuti essere effettuati
ma che non lo sono. Servizi che
spettano alla Provincia ma che
non vengono fatti, come la manutenzione
delle strade e degli
immobili» commenta Paola Fresi,
segretaria provinciale della Filcams
Cgil di Taranto.
I lavoratori sarebbero dovuti
essere ricollocati così: 145 nel
progetto “verde amico”; 27 nel
settore “impianti termici”; 10 unità
come addetti alle pulizie per la
Provincia; 10 alla manutenzione
delle strade; 10 alla manutenzione
degli immobili.

«Venerdì ci sarà un’assemblea plenaria durante la quale – sostengono
i sindacati di categoria Filcams
Cgil, Fisascat Cisl, Uil Funzione
Pubblica – si dovranno indicare nel concreto quali sono le soluzioni
e qual è la reale situazione.
Altrimenti da lunedì “scateneremo
l’inferno”».