La qualità dell’aria di Taranto
negli ultimi 4 anni è stata in
linea con i parametri fissati dalla
legge per la protezione della salute
e dell’ambiente con una tendenza
ad un progressivo ulteriore miglioramento.
Lo attestano i dati del
“Rapporto di Valutazione del Danno
Sanitario Stabilimento Ilva di Taranto”
redatto da tre organismi della
Regione (Arpa, AreSS Puglia e ASL
Taranto) ove si evidenzia che “le misure
delle concentrazioni ambientali
dei contaminanti di interesse per il
rischio inalatorio non superano, per
gli anni considerati 2013, 2014-2015
e 2016, i livelli fissati dalle norme”.
È
quanto si legge sul sito del ministero
dell’Ambiente. Il rapporto sottolinea
come tale qualità dell’aria “riflette il
quadro emissivo attuale, fortemente
condizionato dalla transitoria chiusura
di buona parte delle cokerie”.
La situazione attuale, con la produzione
che non supera i 6 milioni di
tonnellate, non potrà essere modificata
fino al termine di tutti gli interventi
di ambientalizzazione. Per ciò
che concerne i “wind days”, che in
questi giorni hanno imposto misure
di cautela per i quartieri più esposti
al polverino, come la chiusura delle
scuole nel rione Tamburi, ai primi
di febbraio partiranno i lavori per la
copertura del parco minerale. “I dati
della Regione – rileva il ministro
dell’Ambiente Gian Luca Galletti –
confermano che le misure adottate
finora hanno consentito di mantenere
la qualità dell’aria di Taranto entro
i parametri di legge. I dati degli ultimi
4 anni sono omogenei e indicano
un trend costante di miglioramento
che è la migliore notizia per i tarantini.
E’ il segnale che le indicazioni a
tutela della salute pubblica e dell’ambiente
stanno funzionando”.