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Bitetti: ​«Bisogna coinvolgere le imprese tarantine per la copertura dei parchi» ​

«Gli sforzi giganteschi
che si stanno facendo in questi
mesi per dare un esito positivo ad
una vicenda straordinariamente
complessa qual è la “questione
Ilva”, rischiano di naufragare nel
mare delle promesse inconcludenti.
Una di queste è la rassicurazione,
che a più livelli istituzionali è stata
garantita, del coinvolgimento delle
aziende locali nelle attività di risanamento
ambientale».

Lo afferma Piero Bitetti in riferimento
al progetto che prevede la
copertura del parco minerali del
siderurgico tarantino. Secondo il consigliere comunale
e provinciale «la Cimolai, apprendiamo
invece da alcuni organi di
stampa, escluderebbe le imprese tarantine
dagli appalti per la copertura
dei parchi minerali dell’acciaieria
tarantina perché, a quanto pare, non
ci sarebbero aziende in grado di
soddisfare alcuni parametri tecnici.

Confindustria Taranto sostiene che
le cose non stanno così e invita la
Cimolai ad un percorso costruttivo
e dialogante. Senza tentennamenti
di sorta, mi schiero dalla parte
dell’associazione degli industriali
di Taranto poiché sono convinto
che il sistema imprenditoriale locale
possegga risorse, competenze e
know-how sufficienti per soddisfare
le richieste e partecipare così attivamente
alla costruzione di un’opera
tanto attesa dalla comunità ionica».

Bitetti, quindi, lancia un appello
a «tutte le forze politiche, le associazioni
del mondo economico
e di rappresentanza del mondo
sindacale, le istituzioni locali, a
prendere posizione per dare valore
a quella compattezza territoriale in
cui spesso diciamo di riconoscerci.
Un appello che estendo ai candidati
al Parlamento ad impegnarsi per
difendere il territorio e le sue istanze.
Io ci credo davvero nel gioco
di squadra e nella valorizzazione
del nostro tessuto produttivo senza
il quale Taranto e la sua provincia
non potranno sperare di risollevarsi
dalla crisi economica che ci ha così
pesantemente colpito.

Il rapporto tra grande industria e territorio, rappresentato
dalle sue espressioni istituzionali
e socioeconomiche, deve
finalmente cambiare. Sotto questo
profilo – conclude il consigliere comunale
e provinciale – la copertura
dei parchi minerali rappresenta un
importante banco di prova. Non
possiamo permetterci di dividerci
ancora una volta».