Si fa strada l’ipotesoi di una
class action per assicurare ai dipendenti
comunali la produttività non corriposta
nel 2016 e nel 2017.
Ad annunciarlo è la
Fp Cgil con la segretaria aziendale Annamaria
Marra. Inutili, finora, si sono rivelati
i confronti con il Ministero delle Finanze.
«Non vi è dubbio alcuno – scrive Marra
– che il Sindaco e il Direttore Generale
hanno tentato, nelle occasioni di incontro
con gli ispettori del MEF, di contro
dedurre ai rilievi notificati al Comune di
Taranto, nel lontano 2015. Ma altrettanto
vero è che, ad oggi, nessun risultato è stato
raggiunto in favore dei dipendenti, ormai
creditori di ben due annualità di produttività,
2016 e 2017.
Dobbiamo pensare
che forse qualcuno si ostina a credere di
poter salvare tutto quanto attenzionato, in
quella corposa relazione degli ispettori?»
«Hanno pazientato i lavoratori – scrive la
rappresentante sindacale – hanno sperato
negli incontri col MEF, purtroppo hanno
dovuto constatare che il confronto tra
Comune e Ministero, non ha tempi certi
e neanche brevi e che le consultazioni politiche,
quei tempi, li hanno ulteriormente
dilatati. Intanto, si lamenta il danno grave
e irreparabile in quanto le deliberazioni
dell’allora giunta Stefano, hanno di fatto
bloccato la fruizione della produttività,
accantonando le risorse finanziarie di
parte variabile».
«Ragioni di opportunità e di eccessiva
prudenza – continua la segretaria della Fp
Cgil – motivarono la scellerata decisione
che, senza indicare ragioni di ordine tecnico
e finanziario, hanno di fatto rimandato
la questione ad un tempo imprecisato e
alla decisione finale del MEF. I dipendenti
non possono aspettare all’infinito, pertanto
questa organizzazione sindacale chiede
alla giunta Melucci un salto di qualità
sotto il profilo politico, per fare proprie le
dichiarazioni del Presidente dell’Anci che
ha ritenuto le ispezioni del Mef un fatto
lesivo dell’autonomia degli enti locali,
oltre che un problema tra enti locali e
Ministero. Si chiede all’Amministrazione
di dare priorità alla produttività, stralciandone
la discussione con gli ispettori per
ottenerne l’archiviazione.
La produttività
dei dipendenti del Comune di Taranto,
infatti trova la sua legittimazione nella famosa nota del Ministero dell’Interno
del 2010, come del resto dichiarato dal
direttore generale, nella riunione con le
organizzazioni sindacali. del 16 gennaio
scorso».
«La Fp Cgil – conclude Annamaria Marra
– ha lasciato nulla di intentato: lo ha
scritto nella lettera aperta consegnata al
Ministro De Vincenti, lo ha ribadito nei
diversi incontri col Prefetto, lo ha detto
al Sindaco Melucci, appena insediatosi.
A questo punto, la conclusione sindacale,
che non vuole essere polemica verso
l’Amministrazione, deve necessariamente
guardare ad un’azione legale collettiva
per riportare nelle tasche del personale le
produttività delle annualità 2016 e 2017,
secondo il principio giuslavoristico che
ad ogni prestazione deve corrispondere
la retribuzione.
E, il personale comunale
proprio in questi giorni, ha ricevuto le
schede di valutazione, indispensabili per
corrispondere la produttività. A tal fine,
con le modalità necessarie questa organizzazione sindacale informerà ufficialmente
il personale e raccoglierà il mandato per
attivare l’azione legale, in tempi certi».
Infine, una stilettata ai candidati alle elezioni
politiche: «La politica tarantina che
si è candidata al Parlamento si è tenuta
ben lontana dalla incresciosa questione,
mentre i lavoratori e le lavoratrici avrebbero
apprezzato un impegno a sostegno
dell’azione del Comune di Taranto, per il
superamento e l’archiviazione dei rilievi
posti dal Mef, sulla produttività».