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​Una ordinanza per ripristinare gli allacci fognari privati ​

Il sindaco Melucci ha firmato l’ordinanza per il
ripristino degli allacci fognari privati nel quartiere Borgo.

«Un
provvedimento contingibile e urgente – spiegano da Palazzo di
Città – che trova motivazione forte e fondatezza nel potenziale
rischio igienico sanitario e di inquinamento che deriva dalle manomissioni
illegali o abusive degli allacci privati, come attestato
dagli organi tecnici».
Sulla questione l’amministrazione, tramite i tecnici della Direzione
Lavori Pubblici, stava lavorando da qualche mese.

«In un incontro con l’Acquedotto Pugliese, tenutosi a novembre,
era stato concordato di predisporre un piano di interventi la
sistemazione della fogna nera nel Borgo che, che per lo stato di
avanzato ammaloramento e degrado, in alcuni segmenti aveva
richiesto azioni tampone ed interventi di rattoppamento di manti
stradali per impedire
gli episodici sprofondamenti
di tratti delle vie
cittadine».
«Il danneggiamento della
rete fognaria – dicono
dal Comune – è stato
causato negli anni anche
da interventi arbitrari ed
abusivi di manomissione
di curve e sifoni di
collegamento alla rete
fognaria in occasione
di intasamento di tratti
della rete. Interventi
irregolari effettuati da
privati che hanno provocato
intasamenti di
gallerie e cunicoli di liquami provenienti dalle colonne montanti
di condomini».

Il provvedimento del sindaco è rivolto all’Acquedotto pugliese
che, in qualità di gestore del servizio idrico integrato, dovrà segnalare
tempestivamente alla Direzione Lavori Pubblici del Comune
di Taranto l’urgenza di interventi di manutenzione straordinaria su
tronchi, gallerie e cunicoli di fognatura nera nel Borgo, che sono
stati interessati da allacci abusivi o non conformi. Ovviamente
sono anche destinatari dell’ordinanza gli utenti vari o gli aventi
titolo del Borgo, già dotati di servizio idrico da Aqp ai quali il sindaco
dà 90 giorni di tempo per provvedere al tempestivo ripristino
o adeguamento del proprio impianto fognario interno. In caso di
inadempienza scatta la diffida a provvedere entro i successivi 60
giorni prima della segnalazione all’autorità giudiziaria.