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Vendeva anche Rolex falsi, una denuncia

Vendeva on line anche Rolex fasulli.

I finanzieri della Compagnia di Martina Franca hanno
denunciato un grottagliese che eseguiva illecitamente
la vendita on-line di articoli contraffatti.
I militari delle Fiamme gialle hanno scoperto che l’uomo
attraverso un profilo facebook commercializzava anche
capi di abbigliamento sportivo. L’attività investigativa
ha consentito di raccogliere seri indizi di colpevolezza
che hanno fatto scattare una perquisizione domiciliare
disposta dalla Procura di Taranto nel corso della quale
sono stati rinvenuti oltre 100 pezzi contraffatti di completi
di calcio di squadre italiane ed estere riportanti note
marche (Adidas, Nike, Puma), insieme a portachiavi e
portafogli (Gucci, Louis Vitton), e un orologio di marca
Rolex, di discreta fattura, ma anch’esso risultato non
originale.

L’uomo è stato denunciato a piede libero per
i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Gli investigatori stanno effettuando ulteriori attività
di polizia giudiziaria per ricostruire l’intera filiera
di produzione e per individuare ulteriori responsabili.
L’attività eseguita della Guardia di Finanza si colloca
nell’ambito della missione istituzionale del Corpo
che è finalizzata alla tutela del mercato dei beni e dei
servizi, nonché al contrasto di tutte le condotte illecite
legate alla contraffazione. A causa del fenomeno della
contraffazione l’Italia perde ogni anno oltre 8 miliardi
di euro e quasi 100mila posti di lavoro.

Il settore più
colpito è quello di abiti, scarpe e accessori, che da solo
pesa per oltre la metà dei danni economici subiti dalla
Penisola: 4,5 miliardi di euro e 80mila posti di lavoro
(inclusi quelli indiretti) andati in fumo. Sono i dati che
emergono dai risultati di una decina di rapporti realizzati
tra marzo 2015 e settembre 2016 dall’Ufficio europeo
per la protezione della proprietà intellettuale, l’Euipo,
che alla vigilia delle feste natalizie mette in guardia i
cittadini europei dall’acquisto dei falsi. L’Italia è una
delle principali vittime del fenomeno: da sola subisce
circa un decimo delle perdite complessive dovute
alla contraffazione e alla pirateria contabilizzate dai
28 Paesi Ue nel loro insieme.

Queste, secondo i dati
dell’Euipo, ammontano infatti a 83 miliardi l’anno per
quasi 800mila posti di lavoro perduti. Di questi, 48 sono
direttamente legati ai prodotti contraffatti immessi sul
mercato, pari al 7,4% delle vendite, mentre 35 sono dovuti
agli effetti indiretti. Senza contare i 14,3 miliardi
stimati di mancate entrate per le casse dei 28 Stati.