x

x

​La Direzione antimafia confisca i beni ad un 46enne

La Direzione Investigativa
Antimafia di Lecce ha confiscato beni
mobili e immobili, nonché saldi attivi
di conti correnti bancari e postali, nal
manduriano Pietro Tondo, persona già
nota alle forze dell’ordine.

Il provvedimento emesso dai giudici della
seconda sezione penale del Tribunale
di Taranto, su proposta della Direzione
investigativa antimafia di Lecce, ha riguardato
nello specifico tre fabbricati e
tre terreni situati tutti nel territorio di
Manduria, un’autovettura e cinque conti
correnti attivi bancari e postali.
Pietro Tondo, che è attualmente detenuto,
annovera condanne per associazione di
stampo mafioso, associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti,
associazione per delinquere finalizzate
al contrabbando di tabacchi lavorati esteri,
furto in concorso, detenzione illegale
di armi e munizioni.
I beni al quarantaseienne manduriano
nato in Germania erano già finiti sotto
chiave nell’agosto del 2016.

Era stata la seconda sezione penale del
Tribunale di Taranto a disporre il sequestro
nei confronti dell’uomo che secondo
la direzione investigativa antimafia avrebbe
fatto parte di una organizzazione
criminale operante nel versante orientale
della provincia con collegamenti nel
brindisino.
Il collegio riunito in camera di consiglio
già allora aveva avviato il procedimento
per la futura confisca dei fabbricati e dei
terreni agricoli situati in contrada «Laccello»
nelle campagne di Manduria; di
un’Alfa Romeo e di conti correnti intestati
al 46enne di Manduria.

«Le proprietà – si legge nel dispositivo
di sequestro del 2016 – devono restare
assoggettati all’inevitabile ablazione in
vista della definitiva acquisizione alla
mano pubblica, giacchè, sono risultati
sprovvisti di lecita giustificazione riferita
alla relativa provenienza in rapporto alle
fonti reddituali».

L’ordinamento di riferimento è quello che
distoglie dal circuito economico patrimoni
illecitamente accumulati il cui valore
risulti sproporzionato rispetto al reddito
dichiarato o all’attività economica svolta
dai soggetti di un certo spessore criminale
o colpiti da misure per reati di mafia.