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A Mar Piccolo si pescano auto​, pneumatici e moto

Centosessantacinque pneumatici; novanta auto
e venticinque moto.

Sono solo alcuni dei rifiuti rilevati sui
fondali del Mar Piccolo durante l’attività di censimento e
schedatura effettuata dal Commissario Straordinario per
le bonifiche.
L’attività di rilevamento, censimento e schedatura è stata
effettuata con il supporto tecnico-scientifico dell’Università
di Bari e del Cnr tra maggio e luglio 2015.
Tre le aree di intervento: pontile ex Marigenimil; discesa
Vasto e banchina Cariati.

«Il progetto prevede la rimozione
dei materiali antropici rinvenuti sui fondali di alcune aree
del primo seno del Mar PIccolo, in modo da garantire il ripristino
dello stato dei luoghi e la rimozione delle potenziali
fonti di contaminazione, nel pieno rispetto della normativa
ambientale e della tutela dell’habitat in cui si opera». Nella
terminologia scientifica i rifiuti presenti nelle aree marine
vengono chiamati “Marine Litter” e, nel caso del Mar
Piccolo, possono rappresentare causa di alterazione della
qualità dei sedimenti
e delle acque, quando
esso continua a riversare
in mare e/o cedere
lentamente, alcune sostanze
tossiche in esso
contenute.

«È questo il
caso rappresentato, ad
esempio, da autovetture
ed imbarcazioni
navali, metalliche o in
vetroresina, presenti
sui fondali del Mar
Piccolo che – si legge in
un resoconto dell’attività
svolta – con le loro
batterie, oli dei motori
e con le vernici in esse
presenti, possono costituire
fonte continua
di degrado ambientale. Altrettanto dicasi per i bidoni, contenenti
oli e catrame o loro residui, che sono stati scaricati
abusivamente sui fondali. In particolare, i rilievi svolti
hanno evidenziato la presenza di molteplici e diversi rifiuti
ingombranti e di cumuli di rifiuti di piccole dimensioni di
natura antropica. Nello specifico i materiali rinvenuti sono
costituiti da autovetture intere e/o parti di esse, fusti metallici,
natanti. Sono stati rilevati un numero significativo di
pneumatici di auto ed autocarri, alcuni cassonetti per rifiuti
urbani e resti di impianti per la mitilicoltura.

A tutto questo
materiale, vanno aggiunti altri materiali di natura antropica
come pali in legno, cassette in legno, imbarcazioni in legno
di varie dimensioni spesso da tempo affondate e ricoperte
di organismi animali e vegetali incrostanti».

Il Commissario straordinario, a valle di indagini ed approfondimenti
tecnici, ha definito le relative azioni d’intervento
emergenziale per la rimozione dei rifiuti ingombranti
presenti sui fondali di alcune zone del primo seno del Mar
Piccolo individuate dalle autorità competenti come “aree
critiche” per la presenza di un elevato quantitativo di “Marine
Litter”.
Nei giorni scorsi, quindi, sono partiti gli interventi di rimozione
dei rifiuti nelle aree della discesa Vasto, pontile ex
Marigenimil e banchina Cariati – pensilina Liberty.