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Giovani: adulti allo specchio. I dati choc

Nel mese di marzo di
quest’anno abbiamo intervistato, in forma
scritta e anonima, un campione di 30 studenti
tarantini di varie scuole superiori di
età tra i 15 e i 16 anni, sulle proprie abitudini
riguardo il fumo di tabacco, l’utilizzo
di droghe leggere, il consumo di alcolici
e l’attività sessuale.

Hanno risposto in 27,
ed abbiamo ottenuto i seguenti risultati.
Per quanto riguarda il fumo di tabacco,
il 14,8% non ha mai provato, il 14,8% ha
solo provato, il 37,1% fuma ogni tanto (una
volta a settimana), mentre il 33,1% fuma
regolarmente (da 3 a 7 volte a settimana).
Sommando le percentuali di chi fuma ogni
tanto o sempre, notiamo che il 70,3% fuma.

Questi dati ci fanno riflettere: oggi i giovani
fumatori sono aumentati rispetto al passato,
cosa è cambiato? Cosa spinge i giovani a
fumare? Nonostante il divieto di consumo
prima della maggiore età sono proprio gli
adolescenti il facile bersaglio di abitudini
negative come quelle del fumo. Alcuni
ragazzi hanno motivato la prima prova del
fumo con l’imitazione e il conformismo,
però dopo la prima volta loro scelgono volontariamente
di fumare “per piacere”, “per
noia”, “per passare il tempo con gli amici”,
“per tranquillizzare il bisogno psicologico”
o “per stress”.
In merito all’utilizzo di droghe leggere il
33,4% non ha mai fumato, il 40,7% ha solo
provato, e il 25,9% fuma regolarmente.

Le
persone che hanno provato lo hanno fatto o
per curiosità o per vedere la differenza tra
sigaretta e canna, mentre le persone che lo
fanno regolarmente hanno dato le seguenti
motivazioni: “per motivo socio-culturale,
come segnale di evoluzione” “perché le
canne rilassano e danno effetto di sballo”
“perché questa città è noiosa e mi da un
effetto di evasione dalla realtà” “perché
hanno un sapore diverso dalle sigarette e la canna sballa e ti rende felice” “quando
fumo o bevo è come se fosse un sogno, le
cose che fai, poi ti svegli e ti rendi conto
che era un sogno”.
Mentre una cosa straordinaria è che il
100% dei ragazzi consuma alcolici; di cui
il 59,3% beve vino, birra e superalcolici, il
7,4% vino e superalcolici, il 22,2% birra e
superalcolici, e l’11,1% beve solo superalcolici.

Anche qui le motivazioni sono stati
“per svago” “per divertimento” “per avere
coraggio”. Per quanto riguarda i rapporti
sessuali, il 66,7% dei ragazzi è ancora
vergine mentre il 33,3% ha avuto il primo
rapporto sessuale ad un’età media di 14
anni e mezzo, minima di 11 anni e massima
di 16 anni; quanto alla motivazione, la
maggior parte degli intervistati ed intervistate
che ha perso la verginità lo ha fatto
perché era “davvero innamorato” (anche a
quest’età l’amore è relativo); il 66,7% che
non ha avuto rapporti sessuali ha scritto che
aspetta la persona giusta.

Delle persone che
hanno perso la verginità il 44,4% è tutt’ora
sessualmente attivo e il 65,6% non è attivo.
Bene, cosa deduciamo da tutto questo?
Sicuramente le generazioni sono cambiate:
si emancipano sempre prima, copiando gli
atteggiamenti degli adulti, soprattutto negativi,
per sentirsi più grandi. E dichiarano
un disagio al quale cercano di sottrarsi col
tabacco, con le droghe leggere, con l’alcol.
Prima da adolescenti in mano si aveva un
bicchiere di Coca-Cola e non un bicchiere
di Vodka, ci si vergognava di dare un bacio
sulla guancia, e il fumo non era preso in
grande considerazione.

Marta Giliberto

Francesca Semeraro

Camilla Signore

3a F liceo Battaglini

Progetto alternanza scuola/lavoro