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​Telecomunicazioni, il Comune abbatte i costi​

«200mila euro, invece di 1 milione.
È il risparmio che l’Amministrazione tarantina
spunterà ogni anno, d’ora in avanti, per i servizi
di telecomunicazione negli uffici comunali».

Lo rende noto l’amministrazione comunale che
parla di «traguardo importante e in linea con il
percorso di innovazione cui sono chiamati gli
enti pubblici, nell’ambito dell’Agenda Digitale
Italiana, come obiettivo strategico del Piano
Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione
2017–2019. Dati e voce, insomma,
viaggeranno più veloci e a un quinto della spesa
attuale grazie all’assegnazione definitiva dell’appalto
per l’interconnessione alla “Community
Network Rupar-Spc Puglia”, la piattaforma condivisa
di infrastrutture informatiche che lega le
amministrazioni pubbliche regionali a quelle di
tutta Italia. Nonostante gli sforzi compiuti in questi
anni, infatti, buona parte degli uffici comunali
è connessa con cavi in rame, non dispone di telefonia
VoIP e “soffre” un traffico dati lentissimo,
circa 60 Mb/s».

«Così configurati – il commento dell’assessore
Massimiliano Motolese, delegato a Fondi Strategici,
Società Partecipate ed Innovazione – questi
servizi ci sono costati fino a oggi circa 1 milione
di euro all’anno. Approfittando dell’opportunità
fornita da un accordo quadro, abbiamo concluso
velocemente un’operazione che, diversamente,
avrebbe richiesto l’impiego di notevoli risorse
alla luce della condizione in cui versava la rete».
«Questa procedura, che si è concretizzata nella
gara indetta lo scorso 15 dicembre 2017, è
terminata in questi giorni con l’aggiudicazione
definitiva del contratto secondo il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa:
grazie a un ribasso del 50%, quindi, l’appalto è
stato assegnato per 600mila euro in luogo di 1,2milioni di euro posti a base d’asta, per un periodo
di 36 mesi.

Un ulteriore vantaggio, poi, è arrivato
dalla centralizzazione dei contratti: se prima ogni
ufficio aveva condizioni e clausole particolari, la
razionalizzazione intervenuta con questo appalto
consentirà di avere regole uguali per tutti e una
maggiore razionalizzazione del servizio. Con una
spesa di soli 200mila euro annui, insomma, le performance
generali dell’infrastruttura informatica
comunale riceveranno un notevole upgrade: tutte
le sedi saranno dotate di telefonia VoIP, saranno
cablate con fibra ottica e potranno usufruire di un
traffico dati a 1 Gb/s».
«Per i servizi di telecomunicazione, quindi, il Comune
risparmierà 800mila euro all’anno – ha
concluso l’assessore Motolese – dato che da solo
basterebbe a qualificare la bontà dell’operazione
portata a termine dal Servizio Innovazione
Tecnologica del Comune, grazie alle indubbie
competenze del dirigente Ermina Irianni e dei
funzionari Rosa Albano e Giuseppe Gugliersi.

Oltre all’ingente risparmio, riteniamo che il tema
dell’innovazione, che si propone attraverso l’implementazione
di infrastrutture fisiche e virtuali
che ci catapultano nella modernità, sia altrettanto
importante perché in questo modo definiamo
ulteriormente il profilo smart che intendiamo disegnare
immaginando il futuro della nostra città».