x

x

Caso Ilva, Fiom: trattativa bloccata

“Si è svolto giovedì mattina il
coordinamento Fiom delle strutture e dei
delegati Ilva. Il coordinamento concorda
che l’assunzione in ArcelorMittal di
tutti i lavoratori è condizione preliminare
per la trattativa.

Se ci troviamo di
fronte ad un vero piano industriale di
rilancio, questo significa che a partire
dai lavoratori impegnati oggi per far
funzionare gli stabilimenti, a salita produttiva
deve corrispondere una crescita
occupazionale fino al riassorbimento
di tutti in ArcelorMittal entro la durata
dell’amministrazione straordinaria collegata
al piano.
Una volta verificata questa condizione
si può aprire la trattativa tra sindacati
e ArcelorMittal il cui esito positivo
costituirebbe un pre-accordo.
L’accordo complessivo ha bisogno di
altri soggetti non presenti a questo
tavolo, quali l’amministrazione straordinaria,
il Governo, e gli enti locali,
senza i quali non è possibile affrontare
una serie di questioni.

L’accordo, infatti,
deve comprendere anche le soluzioni in
tema di ambientalizzazione e di bonifica
di Taranto, di conferma dell’accordo di
programma di Genova, degli strumenti
di sostegno anche legati all’amministrazione
straordinaria, e dell’occupazione
negli appalti. Queste sono le condizioni
rappresentate anche all’azienda nel corso
degli incontri preliminari dei giorni
scorsi che allo stato non hanno sbloccato
la trattativa”.

Lo dichiara in una nota il
coordinamento Ilva Fiom-Cgil.
Intanto, a Genova – altro ‘polo’ Ilva insieme
a Taranto – spirano venti di rivolta.
Come scrive Il Secolo XIX nella sua
edizione online, tensioni e polemiche
stamattina, nella Sala Rossa di Palazzo
Tursi, dove la commissione consiliare
dedicata alla situazione dell’Ilva è stata
sospesa perché un gruppo di lavoratori
dello stabilimento di Cornigliano
è entrato in aula, sedendosi nei posti
riservati a consiglieri comunali e allo
staff della giunta.
Prima che la presidente della commissione,
Marta Brusoni, decidesse di
interrompere i lavori, c’è stato un duro
botta e risposta fra il consigliere comunale
grillino Fabio Ceraudo, dipendente
dell’Ilva, e il sindacalista della Fiom
Cgil, Armando Palombo.
Dopo che Ceraudo ha invitato i colleghi
a spostarsi negli spalti destinati al pubblico,
per evitare la sospensione della
commissione, Palombo gli ha rinfacciato
che «noi siamo quelli che hanno
occupato la fabbrica per sette giorni e
tu non c’eri, per noi i politici sono tutti
uguali e non ci fidiamo».

Ma è evidente che, a far salirei toni e la
tensione, c’è l’obiettivo della riconversione
dello stabilimento di Ilva di Taranto,
indicata nel contratto di Governo fra Lega e M5S, che preoccupa i lavoratori
di Cornigliano.
«Il primo giorno di governo ha subito
fatto venire i nodi al pettine e ha provocato
l’ingovernabilità immediata anche
in Comune a Genova», l’attacco dei
consiglieri comunali del Pd.