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​Produttività, rischio valanga di ricorsi​

Si irrigidiscono i rapporti tra organizzazioni
sindacali e amministrazione comunale.

Ora il rischio è che il Comune venga travolto da una
valanga di ricorsi. Oggetto del contendere è sempre
quello della produttività, non più erogata dopo l’ispezione
del Ministero dell’Economia e delle Finanze
che aveva portato ad una serie di rilievi nei confronti
della gestione contabile e amministrativa dell’ente.

«Nei giorni scorsi – spiegano Anna Maria Marra
(Fp/Cgil e Patrizia Catucci (Uil/Fpl) – si è tenuto
l’incontro tra le Segreterie Provinciali e Aziendali
delle organizzaizoni sindacali Fp/ Cgil e Uil/Fpl e
i loro uffici legali, al fine di individuare procedure
legali congiunte, nei confronti dell’Amministrazione
comunale di Taranto, per il riconoscimento della
cosiddetta produttività, spettante al personale per gli
anni 2016 e 2017, ma non ancora erogata».

«Le segreterie – incalzano le due rappresentanti sindacali
– dopo aver rilevato con rammarico l’inerzia
della Giunta Melucci verso le sacrosante aspettative
dei dipendenti e l’insensibilità mostrata verso il
grave disagio economico, causa di sofferenza dei
dipendenti, hanno anche concordato gli aspetti e i
percorsi sindacali».

La decisione è chiara: «Le organizzazioni sindacali
hanno concluso dando mandato congiunto agli uffici
legali, per rivolgersi alla Magistratura del Lavoro e
ottenere il riconoscimento della produttività, che gli
amministratori tarantini si ostinano a negare».
E che non si tratti solo di annunci è provato dal fatto
che le due organizzazioni sindacali hanno già fatto
passi concreti in questa direzione.
«Con carattere di urgenza – dichiarano infatti Marra
e Catucci – gli avvocati presenti all’incontro hanno
predisposto l’atto di diffida congiunto da inviare al
Sindaco di Taranto; diffida che , trascorsi 15 giorni
dal ricevimento, senza che si manifesti una volontà
negoziale del Comune, consentirà agli avvocati di
avviare l’azione risarcitoria, presso il Tribunale di
Taranto- Sezione Lavoro».

Di questa situazione i sindacati hanno dato notizia
anche al prefetto.