Ha tentato il suicidio in
carcere il 38enne arrestato dopo aver
minacciato con ferri chirurgici e siringhe
pazienti e personale sanitario del Pronto
Soccorso dell’ospedale Ss. Annunziata
ed aver aggredito alcuni poliziotti,
provocando loro lesioni.
Sull’episodio interviene l’associazione
politica Marco Pannella.
“Sicuro che il carcere fosse la scelta
migliore per un soggetto che ha evidenti
problemi psichiatrici? Quanti sono i
soggetti con queste condizioni ristretti
nel carcere di Taranto? Dove sono le
rems in Puglia? Sono sufficienti per
tutti i detenuti psichiatrici che per
legge non devono stare in carcere ma
in strutture idonee predisposte dal
sistema sanitario regionale?- sono gli
interrogativi che vengono posti in una
nota dell’associazione- effettueremo
queste ed altre verifiche attraverso
l’ispezione autorizzata dal Dap e
programmata presso il carcere di Taranto
per il prossimo 15 giugno”.
Sulla situazione carceraria interviene
anche il consigliere regionale di
Sinistra Italiana/Liberi e Uguali Mino
Borraccino.
“La condizione dei detenuti
del carcere di Taranto, denunciata anche
recentemente dal personale operante nella
struttura jonica, è al centro dell’agenda
politica di Sinistra Italiana Federazione dopo il sit-in del 31 maggio scorso, fatto
dagli agenti penitenziari davanti alla
casa circondariale, ho inviato formale
richiesta di visita alla direttrice, dott.ssa
Baldassari, per conoscere più da vicino le
problematiche dell’istituto penitenziario
jonico”.
Stamattina il consigliere regionale
Mino Borraccino, accompagnato da
una delegazione del partito composta
dal Segretario provinciale SI Taranto,
Maurizio Baccaro, dall’avv. Luana
Riso, responsabile del settore Giustizia,
dall’avv. Mimmo Portacci, responsabile
Welfare, e da Elisa Tomai, responsabile
della Comunicazione, ha visitato il carcere
di Taranto.
“Con estrema sensibilità
cogliamo il grido d’allarme che lanciano
gli agenti penitenziari ed i rappresentanti
sindacali per il grave disagio che si vive
quotidianamente nel carcere di Taranto
a causa del sovraffollamento della
struttura- aggiunge Borraccino- a fronte
di una capienza regolamentare di 315
detenuti, infatti, la casa circondariale di
Taranto ospita al momento 554 detenuti:
una condizione che i provoca un forte
disagio sociale oltre che umano”.