«La prima concreta
traduzione degli intendimenti volti
a creare ricadute occupazionali e
produttive nell’ambito dei cantieri
promossi dai finanziamenti del Cis,
è tutta nel bando sul Mar Piccolo di
emanazione diretta del Commissario
per le Bonifiche Vera Corbelli. Un
bando che come previsto dall’art. 9
del Contratto Istituzionale di Sviluppo
per Taranto, è un primo segnale
di attenzione verso l’economia territoriale
e le sue filiere produttive».
Così Paolo Campagna, presidente
di Ance Taranto, che commenta
positivamente il bando per la bonifica
dei sedimenti del primo seno
di Mar Piccolo che il Commissario
straordinario per le bonifiche Vera
Corbelli ha emesso dando seguito
alla delibera Cipe del dicembre del
2016 in cui erano state individuate
risorse per circa 32 milioni di euro.
«Grazie alla nostra Camera di
Commercio, prontamente intervenuta
con il Presidente Sportelli per
sostenere l’inserimento dell’art.9
nel Cis, abbiamo chiesto al tavolo
del Cis di massimizzare il positivo
impatto delle risorse programmate
attraverso una piena partecipazione
delle filiere territoriali interessate
all’esecuzione delle opere – dice
Campagna. Su questo fronte abbiamo
lavorato tantissimo, sia come parte
datoriale in Confindustria, sia con
le organizzazioni sindacali generali
e dell’edilizia di Cgil, Cisl e Uil. Abbiamo
fatto passi concreti come forze
sociali, predisponendo ed inviando
alle istituzioni del Tavolo per Taranto
un documento comune di proposte di
applicazione dell’art.9, tutte passate
al vaglio della normativa in materia
di appalti. L’iniziativa ha trovato
accoglimento nelle decisioni del
Ministro e con il coordinamento del
Responsabile del Contratto Marchesi
si costituito ed avviato un apposito
Gruppo di Lavoro al quale, insieme alle organizzazioni sindacali stiamo
fornendo ulteriori apporti affinché
i prossimi bandi del Cis, a partire
da quelli di prossima pubblicazione,
possano inserire previsioni e
clausole che riconoscano il giusto
spazio al nostro sistema produttivo.
E la scelta compiuta dal Commissario
Corbelli per questo bando di
gara – prosegue il presidente di Ance
Taranto – conferma come quella metodologia
d’azione messa in campo
dal tavolo istituzionale, vada nella
giusta direzione e possa portare,
come dimostrato nell’occasione, a
risultati concreti. Un segnale che
attendavamo da tempo e che giunge
per precisa volontà del Commissario,
che ringraziamo, e ci attendiamo ora
che i futuri affidamenti possano seguire
la stessa strada e prevedere una
altrettanto chiara attuazione dell’art.
9, per le imprese ed i lavoratori. Il
bando di gara internazionale che
servirà ad individuare la migliore
pratica idonea alla bonifica dei sedimenti
è stato suddiviso in 6 lotti
e in tre diversi campi d’azione: prequalifica,
dimostrazione tecnologica,
progettazione e realizzazione degli
interventi. Ora la sfida è tutta nelle
mani delle nostre imprese – conclude
Campagna – chiamate al salto di
qualità, anche in settori dalla forte
componente tecnologica, innovativa
e di ricerca».