x

x

​«In carcere ogni volta condizioni pessime»​

L’associazione politica Marco
Pannella ha effettuato una visita ispettiva
nel carcere di largo Magli insieme al consigliere
regionale Francesca Franzoso. Della
delegazione facevano parte Annarita Digiorgio,
Claudio Leone, e Angelo Cannata.

“E’ la trentesima visita che come radicali
effettuiamo presso l’istituto di Taranto, e
in tutti questi anni nonostante ogni volta
segnaliamo puntualmente le inadempienze
e le condizioni disumane e degradanti, che
accomunano tutta la comunità penitenziaria,
detenuti e detenenti, le condizioni
sono sempre pessime.- si legge in una nota
dell’associazione- questo al netto degli sforzi
al limite delle possibilità compiuti dal personale
in servizio, che risultano inutili visto la
scarsità di risorse umane presenti a fronte del
sempre più aumento del sovraffollamento.
Se in seguito agli ultimi decreti in materia
penitenziaria e di giustizia penale due anni
fa c’era stato un netto calo delle presenze
con finalmente un letto per cella, adesso
in tutte le celle singole è rispuntato il terzo
letto. Questo risulta ancora più un problema
considerando le celle chiuse di questo
istituto.

Durante la visita, accompagnati da
vicedirettrice e vicecomandante, abbiamo
parlato a lungo cella cella delle sezioni di
alta sicurezza, isolamento, e protetti, con
ogni detenuto raccogliendo segnalazioni
specifiche che provvederemo a girare con
interrogazioni e relazioni alla regione Puglia
e al ministero della giustizia- prosegue
la nota- principalmente i detenuti hanno
lamentato le lunghe ore che trascorrono in
cella senza fare nulla. Infatti pari a zero sono
a Taranto le attività lavorative, sportive, o di
svago, e ad esclusivo uso interno o a carico
delle associazioni di volontariato esterno.
Del tutto assenti sono le istituzioni locali su
cui la struttura insiste e che pure ne hanno
responsabilità su reinserimento e sanità.

Il Comune di Taranto per esempio non ha
ancora nominato il garante comunale dei detenuti la cui procedura è in stand by da
anni. Al pari quello invece nominato dalla
Regione Puglia continua ad essere totalmente
assente dai luoghi su cui dovrebbe vigilare
e dalle persone che dovrebbe garantire.
Abbiamo poi verificato che quasi la totalità
ha problemi di salute che se anche piccoli
qui dentro diventano enormità non avendo
a disposizioni le cure dovute e necessarie.
Infatti totalmente insufficiente è il personale
sanitario e le terapie previste. Passano mesi
affinché possano vedere un medico, uno
specialista, o fare un esame. Questa parte è
di totale responsabilità della regione tramite
Asl. Nello stesso ambito resta la difficoltà
del personale di gestire oltre trenta detenuti
psichiatrici che per legge dovrebbero essere
ospitati nelle rems che però in Puglia sono
solo due per un totale di 38 posti quindi
l’ente è totalmente inadempiente.

Rispetto
al passato poi le cose si complicano per tutti
poiché la nuova magistratura di sorveglianza
incaricata su Taranto è molto più rigida e con
molta difficoltà concede permessi premio.
La scarsità della pianta organica rispetto
ai detenuti presenti fa si che dalle 16 alle
8 del giorno seguente vi sia un solo agente
per piano (oltre 150 detenuti) e non è facile
gestire tutto”.