Scatta la class action dei dipendenti comunali
contro il Comune.
L’oggetto del contendere è la mancata
erogazione del premio di produttività del 2016 e del 2017. Un
cavallo di battaglia di Cgil e Uil che stamattina hanno tenuto
una conferenza per annunciare le azioni legali avviate per
ottenere quei soldi che i comunali non hanno più visto dopo
l’ispeazione del Ministero dell’Economia e della Finanze.
«Stiamo ricevendo – hanno spiegato Anna Maria Marra (Cgil),
Patrizia Catucci e Claudio Capobianco (Uil) – gli atti di diffida
sottoscritti dal personale e provvederemo nelle prossime ore
a notificare i primi gruppi, presso il protocollo del Gabinetto
Sindaco, in quanto rappresentante legale dell’Amministrazione
comunale. Se altre diffide perverranno, saranno man
mano notificate al Sindaco. Possiamo dire che con l’odierna
conferenza stampa si avvia la class-action del personale nei
confronti del Comune di Taranto. Scaduti inutilmente i
termini della diffida, spetterà agli Uffici Legali delle nostre
organizzazioni sindacali procedere presso il Tribunale di
Taranto – Sezione Lavoro.
E questa non è una “minaccia”
ma una azione legale a tutela dei propri diritti e ricordiamo
di averne ricevuto mandato dall’Assemblea generale del
personale, tenutasi il 23 marzo 2018».
«Ci piace dire – hanno incalzato Marra, Catucci e Capobianco
– che i dipendenti, nonostante tutti i tentativi di maldestra
dissuasione, le lettere aperte del Sindaco, i proclami del direttore
generale e gli emissari politici che si aggirano negli
uffici comunali a promettere la produttività nella busta paga di
agosto, hanno dimostrato di non essere allocchi.
La promessa
“ferragostana” troverebbe ragione nella lettera del Ragioniere
Capo del 16 aprile 2018 inviata al Direttore Generale
nella quale si indicano alcune economie di spesa, distinte in
esercizio 2016 e 2017. Ora, sanno bene il Ragioniere Capo
e il Direttore Generale che le economie individuate, come
suggerito dal Mef, vanno inserite in un piano di razionalizzazione
della spesa, che al momento non pare sia stato
predisposto. Si tratta di somme al lordo, spendibili al 50%
alle quali vanno sottratti IRAP e oneri. Poca cosa dunque,
certo non sufficiente a pagare quanto dovuto al personale.
Comunque, per quanto è dato sapere, il Collegio dei Revisori
ha già restituito al Sindaco la proposta di Giunta Comunale,
apponendovi parere negativo. Invitiamo Sindaco e Segretario
Generale a fare chiarezza».
Ma sono anche altri i temi sui quali le organizzazioni sindacali
incalzano l’amministrazione.
Cgil e Uil lamentano l’assenza
di confronto su materie come riordino della pianta organica,
rinnovo della macrostruttura, rilievi del Mef, riforma Madia:
«Sono ormai cavalli di battaglia
che il sindaco Melucci
recita con rilevante frequenza
ed enfasi, tuttavia non
ancora sottoposti al tavolo di
confronto con le rappresentanze
sindacali, che ignorano
totalmente questi percorsi che
una buona amministrazione
vorrebbe condivisi».
Per quanto riguarda l’approvazione
del Peg, «non risulta
che le direzioni abbiano ricevuto
risorse umane e finanziarie
adeguate per lo svolgimento delle attività connesse e
il raggiungimento degli obiettivi in modo organico».
«Non si comprenderebbe, altrimenti, – hanno detto i rappresentanti
sindacali – perché tutti gli uffici comunali e come mai
il servizio pubblico viene assicurato ogni giorno solo grazie
all’esperienza e competenza del personale non dirigente». E
ancora: «L’applicazione nuovo Contratto nazionale di lavoro,
la contrattazione decentrata 2018, destinazione e utilizzo del
fondo del personale non dirigente, scontano un gravissimo
ritardo, utile tuttavia alla gestione scriteriata della macchina
amministrativa funzionale tuttavia all’adozione di atti illogici.
Vedasi la proroga di incarichi apicali di posizioni organizzative
e alta professionalità, scaduti a dicembre e prorogati dal
direttore generale prima a giugno e poi settembre. Sono atti
che assottigliano il fondo a beneficio di alcuni e in danno di
tantissimi altri. Abbiamo chiesto la sospensione di questi
conferimenti privi di impegno di spesa».
Altra questione: le assunzioni Pon. «I Pon – hanno spiegato
i sindacalisti – non sono incardinamento di unità nella
macchina comunale, sono progetti finalizzati a tempo determinato
che scadranno il 31 dicembre 2019, che il Comune
rischia di vanificare atteso che siamo a luglio 2018 e non ha
ancora avviato le procedure selettive». Infine, i buoni pasto:
«Abbiamo comunicato alla Direzione Risorse Umane che i
commercianti non accettavano i buoni pasto. La dirigente
ha restituito un laconico “stiamo analizzando il problema”.
Ad oggi non abbiamo informazioni istituzionali in merito».
La sfida a quella che viene definita «la strafottente giunta
Melucci»: «Attendiamo la convocazione dei tavolo negoziale
per passare dalle promesse ai fatti».