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Caso Ilva, ​«Emiliano vuole fare un favore a Mittal»​

«Emiliano vuole distruggere
Taranto e i tarantini».

È un fiume
in piena Rocco Palombella. Il segretario
nazionale della Uilm proprio non riesce
a mandare giù l’ultima sortita del presidente
della Regione Puglia, vale a dire
la lettera con la quale invita il ministro
Di Maio a rivolgersi all’Anac perché la
procedura di aggiudicazione dell’Ilva ad
AmInvestCo presenterebbe, a suo dire,
«zone d’ombra».
«Innanzitutto – dice Palombella a TarantoBuonasera
– ci sarebbe persino da
verificare la competenza dell’Autorità
Nazionale Anticorruzione su questa
vicenda, dal momento che l’Anac dovrebbe
occuparsi di enti pubblici e
qui invece siamo in un contesto dove
agiscono soggetti privati. Ma anche
ammesso che l’Anac possa avere competenze,
è proprio nel merito che l’uscita
di Emiliano è inaccettabile».

Palombella è incalzante: «Emiliano
continua a demolire. Il presidente della
Regione dovrebbe proporre soluzioni,
lui invece è un demolitore senza costrutto.
Per questo dico che Emiliano
non ha a cuore né il lavoro né la salute.
Lui non propone soluzioni, ma continua
ad ostacolare e a ritardare i tempi. Una
azienda che perde 30 milioni al mese
non può permettersi di perdere altro
tempo. Di questo passo dopo il 15 settembre
(data in cui scade la proproga
di mandato ai commissari, ndr) l’Ilva
rischia il fallimento».
Emiliano, però, continua a dire che la
proposta di AcciaItalia, con Jindal e
Cassa Drepositi e Prestiti, era migliore
della offerta di Arcelor Mittal… «Ma
dove lo ha visto? Tanto per cominciare
parliamo di una cordata che non esiste
più. Ma lo sa Emiliano che l’offerta di
Jindal prevedeva salari più bassi? Lo sa
che la tanto decantata decarbonizzazione
era una opzione marginale? Sapete
cosa dico? Emiliano sta facendo un
favore a Mittal, perché dopo il 15 settembre
si sbarazzerà dell’Ilva di Taranto
senza aver speso un centesimo.

Mittal
ha già acquisito la metà del mercato
dell’Ilva; con il fallimento dell’azienda
si prenderà il resto senza neppure doversi
preoccupare di acquistare l’Ilva.
Non solo: gli stiamo offrendo pure
l’opportunità di guadagnarci attraverso
le probabili richieste di risarimento che
avanzerà. Con i suoi teatrini Emiliano
sta facendo un favore a Mittal. E poi, un
presidente di Regione che non è riuscito
a risolvere nemmeno la vertenza dei
duecento lavoratori della Om Carrelli,
pensa davvero di potersi lanciare nella
vertenza della più grande acciaieria
d’Europa? Quali risultati ha portato
finora Emiliano a Taranto rispetto alla
questione Ilva? Nessuno».
Fin qui Palombella. Intanto nei prossimi
giorni i commissari Laghi, Gnudi e
Carrubba dovrebbero incontrare Mittal
a proposito delle richiesta del ministro
Di Maio di implementare i contenuti
dell’offerta su ambiente e occupazione.
Poi la palla passerà nuovamente a Di
Maio.

Enzo Ferrari
Direttore Responsabile