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​Blitz Civico 18, sequestrati soldi e telecamera. Lunedì gli interrogatori​

Blitz Civico 18: sequestrati
soldi, telecamera e bilancini. Nelle
abitazioni di tre dei diciannove arrestati
i carabinieri hanno rinvenuto la somma
contante di 7.800 euro, un sistema di videosorveglianza
installato abusivamente
e bilancini di precisione.
Le indagini condotte dagli investigatori
dell’Arma hanno fatto emergere un numero
a dir poco esorbitante di cessioni
di cocaina e di eroina utilizzando, quale
punto di distribuzione, anche di notte,
l’abitazione di via Capecelatro situata al
civico 18.

Numerose sono le conversazioni
telefoniche intercettate tra gli appartenenti
al nucleo familiare quando
hanno preparato, per la successiva vendita,
i quantitativi di droga di differenza
consistenza (“…dille che li prenda 21 da
10 e 2 da cinque”…) utilizzando un lessico
che, nonostante l’assenza di esplicito
riferimento, non ha lasciato dubbi in ordine
all’oggetto del dialogo evidentemente
orientato alla commercializzazione di
21 dosi da 10 euro e di 2 dosi da 5 euro.
L’attività investigativa ha posto in luce la
figura di Giuseppina Versace, sessantanove
anni, elemento di spicco del gruppo
di pusher la quale, predisponeva ogni
volta il controllo “militare” della strada.
In una telefonata intercettata dagli investigatori
una indagata ha parlato di una
irruzione dei carabinieri dicendo di aver
gettato nel water un quantitativo di sostanza
stupefacente, prima di consentire
l’accesso ai militari nell’abitazione guadagnandosi
la replica dell’interlocutrice
pienamente conscia di aver procurato un
danno ammontante a circa 70.000 euro
(…”che cosa?…settantamila euro nel servizio
hai gettato… che stai dicendo?”…)
permettendole tuttavia di evitare l’arresto
e la conseguente ipotizzata condanna
a venti anni di carcere (…”se ti avevano
preso…ti avevano dato 20 anni di carcere”…).

Oltre ad innumerevoli segnalazioni alla
Prefettura di tossicodipendenti sorpresi
dopo aver acquistato sostanza stupefacente
dagli indagati, sono stati eseguiti
significativi riscontri. In particolare,
i militari dell’Aliquota operativa il 25
maggio del 2017 hanno arrestato per detenzione
ai fini di spaccio, duei ndagati
sorpresi in possesso di 810 grammi di
eroina e di 71 di cocaina, già divisi in
dosi, nonché di un bilancino precisione.
Il 20 gennaio del 2018, analogamente
in via Capecelatro dopo aver avuto accesso
all’interno dell’ abitazione ubicata
al piano terra di uno stabile in uso agli
indagati, hanno rinvenuto e sequestrato
una pistola calibro 8 modificata in calibro
6.35, perfettamente funzionante, con
un serbatoio inserito privo di cartucce,
una pistola a salve a tamburo, calibro 9,
un serbatoio di pistola contenente 8 cartucce
calibro 7.65, inesplose, 12 cartucce
calibro 7.65 inesplose, un bilancino di
precisione, un giubbotto antiproiettile ed
un boccaccio in vetro, con all’internocinque
involucri in cellophane termosaldati,
ciascuno dei quali contenente circa
grammi 100 di eroina.

Intanto domani, lunedì 23
luglio, sono in programma i primi interrogatori.
Nel collegio di difesa tra gli altri
figurano gli avvocati Salvatore Maggio,
Marino Galeandro, Maurizio Besio
e Adriano Minetola.
Nella operazione “Civico 18” condotta
l’altro ieri all’alba dai carabinieri della Compagnia
di Taranto sono finiti in carcere
Antonello De Vincentis, Giovanni
Di Cesare, Francesco Ferrigni, Andrea
Nigro, Antonio Nigro, Fabrizio Nigro,
Giovanni Nigro, Sabrina Nigro, Salvatore Nigro, Mirko Nocito, Isabella Notaristefano,
Marianna Pignatelli, Cosimo
Renelli, Clara Rubino, Anna Versace e
Giuseppina Versace.
Agli arresti domiciliari invece Concetta
D’Elia, Ivan Nigro e Piera Nigro. Secondo
l’accusa il gruppo era capace di spacciare
fino a 100 dosi di droga al giorno con un
incasso di 4mila euro.
Le indagini, avviate nel dicembre del
2017 dagli investigatori dell’Aliquota operativa
della Compagnia di Taranto hanno
consentito di chiudere il cerchio attorno
ad un gruppo che operava nel quadrilatero
costituito dalle vie Capecelatro, d’Alò
Alfieri, Giusti e Temenide.