“Dopo l’atteso primo
incontro al Ministero dello Sviluppo
economico, avvenuto a valle di un
percorso avviato nei giorni scorsi tra
il ministro Di Maio e Arcelor Mittal
al fine di preparare un’integrazione al
piano ambientale da presentare a tutte
le parti, ci saremmo aspettati dal
Governo e dalle istituzioni coinvolte
un apprezzamento sulle migliorie apportate
al piano”, commenta il segretario
Uilm, Rocco Palombella.
“Le
dichiarazioni del ministro di un suo
parziale apprezzamento vanificano
tutti gli sforzi messi in campo fino a
oggi e contribuiscono a determinare
un clima di incertezza e soprattutto
non chiariscono definitivamente la
prospettiva all’orizzonte”. “Inoltre –
aggiunge Palombella – noi abbiamo
provato a seguire il percorso che
il ministro ha indicato subito dopo
l’incontro di ieri, ovvero quello di
riavviare il dialogo con Arcelor
Mittal e abbiamo verificato immediatamente
che la trattativa tra noi
e l’azienda ha difficoltà a procedere
perché continuano ad essere presenti
gli esuberi e soprattutto perché manca
la volontà politica da parte del
ministro Di Maio di far ripartire una
trattativa e concluderla con un accordo”.
Intervengono anche Fiom e Cgil
Taranto: “E’ giusto che il Ministro Di
Maio si assuma tutta la responsabilità
sulla vicenda Ilva e lo faccia fino in
fondo alle sue prerogative. Per questi
approfondimenti, per queste ulteriori
cautele che riguardano il futuro di
una comunità il Ministro si prenda
il tempo che riterrà opportuno, ma
alla fine dia un indirizzo chiaro”.
Intanto si muove anche la politica
locale. Di Maio venga a Taranto per
partecipare ad un consiglio comunale
monotematico sulla questione Ilva.
Nelle prossime ore ci attiveremo
per formalizzare questa proposta”
Così i gruppi consiliari “Taranto
futuro prossimo” e “Taranto bene
comune”.