È firmato “gli Enti ed Organizzazioni locali
presenti alla conferenza stampa del 30 luglio scorso a Taranto”
l’appello che compare sulla pagina web del Comune.
“In considerazione dello scarso tempo ormai disponibile
per la tenuta dell’azienda e soprattutto per la sicurezza
degli impianti, noi chiediamo di ricevere al più presto
una voce univoca, inequivocabile, definitiva sul rilancio
e l’ambientalizzazione del polo siderurgico tarantino.
Nel
contempo, chiediamo al Governo di riattivare con urgenza
i lavori del tavolo Cis e dare ogni più concreto impulso al
ciclo delle programmate bonifiche del nostro territorio.
In conseguenza di quanto sopra, chiediamo al Ministro
Di Maio di confrontarsi seriamente e senza pregiudizi
con i cittadini tarantini e le loro Istituzioni, non solo con
raggruppamenti di comodo, gli chiediamo il coraggio di
visitare Taranto, troverà gente di buona volontà, desiderosa
di futuro, questa è la vera trasparenza. Noi riteniamo che
tutto si possa migliorare e che si debba continuare l’opera di
moderna e corretta ricostruzione dei ruoli e delle relazioni
tra territorio e grande industria, ma occorre ripartire in fretta,
o ogni ulteriore slittamento delle misure e tecnologie in
tema ambientale penalizzerà soltanto i tarantini, soprattutto
le categorie già ampiamente esposte e il grande indotto.
Dunque, noi riteniamo che, al netto di eventuali rapidi e
pertinenti approfondimenti del Ministero dell’Ambiente
e degli altri organismi deputati, le proposte del Gruppo
Mittal sintetizzino un duro lavoro svolto con tutti i portatori
di interesse rilevanti e rappresentino quanto meno un
buon punto di partenza, uno scenario economicamente
e tecnicamente praticabile, un equilibrio con le esigenze
della comunità che non si era mai visto nella storia più che
cinquantennale di Ilva a Taranto (…) chiediamo al Ministro
Di Maio di riconvocare senza nuovi indugi il tavolo del
negoziato sindacale”.