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Ilva, una nuova fumata nera

Ancora nessun passo
avanti sull’Ilva. “Non ci sono le condizioni
per far ripartire il tavolo se
ArcelorMittal non batte un colpo”
sull’occupazione, “ArcelorMittal batta
un colpo” ha detto il ministro dello Sviluppo
economico e del Lavoro, Luigi
Di Maio, al termine del tavolo al Mise.
“Spero di poter riconvocare il tavolo in
questa settimana se arriverà un’offerta
migliorativa sull’occupazione da parte
di ArcelorMittal. Non ha senso rivederci”
se non cambia l’offerta, ha aggiunto
Di Maio, annunciando che martedì
(ieri, ndr) “invieremo la richiesta del
parere in autotutela all’avvocatura dello
Stato sulla regolarità della gara”.

Comunque,
ha precisato, “se l’avvocatura
mi dice che la gara è irregolare non è
detto che in base a queste irregolarità
ci siano i presupposti per ritirare la
gara”. L’incontro al Mise, fa intanto
sapere Arcelor Mittal in una nota, “ha
consentito la ripresa del dialogo” con
“le organizzazioni sindacali e i ministeri
interessati. Per questo lo riteniamo
positivo. L’impegno è di dedicare i
prossimi giorni all’approfondimento
delle rispettive posizioni, alla verifica
di questioni tecniche e legali e alla
definizione di successive ipotesi di
lavoro in modo da potersi incontrare
nuovamente a breve su basi più efficaci”.
Il piano occupazionale presentato
da ArcelorMittal, ha spiegato il vicepremier,
“ho sempre detto che non è
soddisfacente” e “i sindacati hanno
detto chiaramente che non ci sono le
condizioni per far ripartire il dialogo
se ArcelorMittal non batte un colpo”.

Da ArcelorMittal “è arrivata una disponibilità generica ma che non aiuta
il dialogo. Bisogna entrare nei dettagli”
ha sottolineato Di Maio. Questo “è
stato un primo tentativo di ripartenza
ma è chiaro ed evidente che quel piano
occupazionale non può assolutamente
soddisfare le nostre esigenze”. Al
momento, dunque, “non ci sono passi
avanti”. L’auspicio del ministro è che
“entro la metà di agosto si possa avere
la risposta ai dubbi che ci sono sulla
procedura di gara” e “spero che ci siano
i presupposti per poter riconvocare
questa settimana azienda e sindacati
per favorire il dialogo”. “Questa procedura
non l’ho gestita dall’inizio – ha
poi sottolineato – e so chi l’ha gestita
prima. La gestione del caso Ilva è stata
portata avanti da uno di quei governi
con dentro quei partiti che in tutti questi
anni non hanno mai fatto l’interesse
della salute e del lavoro dei cittadini.
Hanno sempre e solo governato per
le grandi lobby di questo Paese che si
sono sempre nutrite dei fondi pubblici
e delle leggi ad personam”.