Lo ha gambizzato per vendetta.
La Squadra Mobile ha fermato
per tentato omicidio, su ordine del pm
Lanfranco Marazia, il ventenne Daniele
Piemonte. Secondo l’accusa sarebbe
stato lui,nella mattinata del 28 marzo
scorso, in piazza Fontana, a ferire a colpi
di calibro 380 il 24enne Cristofer Cesario.
Le indagini hanno preso le mosse
dalle riprese filmate del sistema di videosorveglianza
situata proprio in Piazza
Fontana. Nelle immagini si nota un giovane
a volto scoperto che staziona sul
marciapiede antistante un bar come se
stesse aspettando qualcuno. Poco dopo
sopraggiunge un altro giovane a bordo di
uno scooter che, dopo aver fatto una inversione
a U, viene raggiuntoi da colpi di
pistola esplosi dal giovane che è in piedi,
il quale continua a sparare anche dopo
che la vittima è rovinata al suolo. Subito
dopo il ferimento l’aggressore sale su un
motociclo parcheggiato nei pressi del bar
e si allontana.
Grazie alle telecamere gli investigatori
della Mobile diretti dal dottor Carlo Pagano
hanno ricostruito il percorso compiuto
dall’aggressore.
In particolare, qualche minuto prima, sopraggiunge
in piazza Fontana un motociclo
di colore scuro con un bauletto portacaschi
sulla parte posteriore con a bordo
due persone, una delle quali staziona sul
marciapiede antistante il bar.
Poco dopo, da via Cariati in direzione
piazza Fontana si vede sopraggiungere un
altro ciclomotore con il solo conducente
a bordo che, dopo aver superato l’incrocio,
compie una manovra di inversione a
U e sembra andare incontro all’uomo che
staziona sul marciapiede.
Quest’ultimo estrae la pistola ed esplode
tre colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata,
sale a bordo del motociclo e si
allontana imboccando il Ponte di Pietra.
Grazie alle altre telecamere cittadine è
stato possibile individuare se non la targa,
la marca e il modello dello scooter.
Solo le stesse della moto intestata al padre
dell’aggressore e in uso al figlio.
I polizotti hanno accertato che l’agguato
è riconducibile ad una vendetta per un
animato litigio, avvenuto due giorni prima,
tra la vittima e il padre dell’aggressore.
In quell’occasione, il secondo ha
riportato delle gravi ferite al volto, rendendo
necessario un intervento chirurgico
maxillo-facciale.
Dopo il ferimento sono state disposte in
via di urgenza una intercettazione ambientale
e dei telefonini in uso ai familiari
più stretti dell’aggressore. A questo
si aggiunge la circostanza che il fermato
si è reso irreperibile sin dal momento
successivo all’agguato, spegnendo anche
il suo cellulare .
Per l’accusa il ventenne Daniele Piemonte
ha pianificato il raid per vendicare il
brutale pestaggio subìto dal padre due
giorni prima.
In esecuzione del fermo di polizia giudiziari,
disposto dalla Procura di Taranto,
gli agenti in borghese della Squadra
Mobile hanno condotto il ventenne nella
casa circondariale di largo Magli.