Automobilisti del “due minuti e torno” è finita la
pacchia. C’è l’I-pad, inflessibile. Ci mette un attimo: inquadra,
scatta e manda copia della foto a casa.
L’ultima risorsa degli
agenti di Polizia locale di Taranto per debellare il malcostume
di certi automobilisti è, appunto, uno strumento di poche decine
di euro, che i ragazzi conoscono benissimo: l’I-pad, quel
minicomputer a metà strada fra smartphone e pc. E che da
oggi farà “male” alle tasche degli automobilisti indisciplinati.
Multe per quanti sostano agli incroci, sulle strisce, in doppia
fila, occupano un posto riservato agli invalidi, svolgono attività
di carico e scarico non autorizzata.
Non c’è più tempo. Il vigile urbano non dovrà più sfilarsi i
guanti, prendere blocchetto e penna, guardare una targa e
riportare cifra dopo cifra il numero di targa sul verbale.
Era
il tempo, una volta, sul quale l’automobilista che ignorava le
norme del codice faceva affidamento. Insomma, non ci sarà
più tempo per il classico caffè, la sanzione scatta immediata.
L’I-pad è costantemente collegato con la centrale del comando
di Polizia locale. Ci mette un istante ad arrivare in via Acton.
Un elaboratore legge la targa, risale al proprietario dell’auto e
invia la multa a casa. Per bene che possa andargli. Infatti, la
foto è l’occasione per verificare se l’automobilista ha provveduto
a pagare la tassa di circolazione e alla copertura assicurativa
del proprio mezzo.
Insomma, quella che potrebbe essere una fitta per il contribuente,
potrebbe diventare un vero dolore.
Detto questo, se a qualcuno
balena l’idea che sia l’ennesimo sistema punitivo, si sbaglia di
grosso. L’I-pad che gli habituée della sosta selvaggia sogneranno
anche di notte, è a tutela degli automobilisti che rispettano il
codice della strada e, perché no, il prossimo. Girano per qualche
minuto alla ricerca di
un parcheggio, rispettano
le strisce pedonali, gli invalidi.
Quei pochi minuti
sembrano una sciocchezza,
invece possono essere fatali
a un anziano, che non può
attraversare, a uno studente
che deve prendere un bus al
volo, a un disabile che deve
circolare per strada alla ricerca
di uno scivolo libero.
Ma, si diceva, da oggi l’Ipad
sistema un po’ di cose.
Buona parte le mette a
posto, in altre circostanze
porterà scompiglio, ma anche
le piccole rivoluzioni, le
pessime abitudini semineranno qualche vittima. E ci riferiamo
alle tasche, alle sanzioni che, come sempre, hanno un costo diverso.
La sosta sulle strisce, all’automobilista scorretto costerà
85,00 euro, lo stesso per quanti sostano in un posto riservato
agli invalidi (qui c’è anche l’aggravante della decurtazione di
due punti sulla patente), la sosta in doppia fila 41,00, lo stesso
per carico e scarico. Sconto, secondo quanto previsto, per chi
paga entro i cinque giorni dall’avvenuta sanzione.
Mettiamoci ancora una volta nei panni, scomodi, dell’automobilista
fino a ieri disinvolto. “I vigili fanno multe a tappeto, senza
preavviso!”. Detto che non è scritto da qualche parte che il codice
vada rispettato a giorni alterni o con più rigore rispetto ad
altri giorni, l’introduzione va a fare il paio con lo street-control.
Dunque, se a un automobilista al quale di rispettare le norme più
elementari del codice della strada questa innovazione proprio
non va giù, faccia conto che sia passata una di quelle pattuglie
con a bordo una telecamera e che abbia ripreso l’infrazione.
Magra consolazione, ma è già da un bel po’ che il comando di
Polizia locale ha dotato alcuni mezzi di strumenti per debellare
un malcostume.
Le telecamere, altra risorsa che in via Acton starebbero prendendo
in considerazione. Per sorvegliare le vie o gli angoli più
critici. Soprattutto nel centro cittadino, da dove è cominciata
l’attività con I-pad. Dove, purtroppo, è sufficiente che un automobilista
parcheggi dove gli pare per mandare in tilt il traffico,
a volte con gravi conseguenze.
I vigili che presidiano le vie del centro cittadino in questi
giorni, applicano comunque una certa tolleranza.
Non mettono
subito mano allo strumento sanzionatorio. Si guardano intorno,
chiedono ai negozianti di chi sia l’auto parcheggiata in modo
irregolare. Possiamo testimoniarlo. E’ il loro cartellino giallo,
l’ammonizione. Per il rosso c’è sempre tempo. Non molto, ma
a questo punto è questione di buon senso.