«Si continua a smontare il sistema
ospedaliero della provincia di Taranto. Il pertinace
Emiliano, ormai opera con la mannaia sulla
sanità ionica, destrutturandone l’intera rete».
È quanto dichiara l’on. Ludovico Vico, in seguito
alla decisione presa dalla Regione Puglia di
prevedere la chiusura dei reparti di Nefrologia
e Utic dell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria,
sapendo anche che l’utenza brindisina del “Camberlingo”
di Francavilla Fontana, dove la scorsa
estate è stato chiuso il reparto di Nefrologia, si
serve della struttura manduriana.
«Dopo due anni – continua Vico – finalmente,
anche i sindaci, i consiglieri regionali, i sindacati
e i movimenti, stanno prendendo consapevolezza
che il piano di riordino ospedaliero va rivisto e
che l’attesa del San Cataldo rappresenta una panacea
fittizia. Ora, toccherebbe alla conferenza
dei sindaci chiudere il cerchio, chiedendo formalmente
alla Regione la revisione del piano».
«Quello di Manduria – ricorda ancora Vico – è
solo l’ultimo in termini di tempo. In questi due
anni la Regione Puglia, attraverso la dirigenza dell’Asl di Taranto ha chiuso i pronto soccorsi
del Moscati di Statte e del San Marco di Grottaglie;
i reparti di cardiologia degli stessi ospedali;
il punto nascita di Grottaglie; ha degradato il
presidio ospedaliero occidentale di Castellaneta,
se bene sia ospedale di primo livello; ed
ora Manduria.
Il tutto, non tenendo conto che
Taranto e la sua provincia, rientrano in quella
che è stata definita “Area di crisi sanitaria”.
Intanto, sul bollettino ufficiale della Regione
Puglia dell’8 febbraio 2018, si attribuiscono al
presidio ospedaliero di Ostuni (Asl di Brindisi)
10 nuovi posti letto destinati alla divisione di
Medicina interna, che passa da 22 a 32 posti».
«Caro presidente Emiliano – chiede quindi Ludovico
Vico – ci piacerebbe che lei diventasse condiscendente
nell’ascoltare le richieste della comunità
ionica. Cosa la spinge, invece, in questo
comportamento determinato più da ostinazione
che da convinzione e perciò pertinace? Venga
a Taranto non per parlare, ma per ascoltare e
metta da parte il suo staff di manager contabili da spending review della sanità pubblica”.