Strangolato per cinquanta euro.
Per l’omicidio
di un pensionato di 83 anni, avvenuto nella sua
abitazione, è stato fermato dai carabinieri un muratore
di ventisette anni.
Intorno alle 15 di ieri all’interno della sua abitazione
situata in uno stabile di via Diego Peluso è stato rinvenuto
dagli investigatori dell’Arma il cadavere di Mario
D’Amato, pensionato ottantatreenne.
La scoperta dopo che il muratore tarantino Cosimo
Casone, intorno alle 13.45 di ieri, ha raggiunto il comando
provinciale di viale Virgilio e ha confessato di
aver ucciso l’anziano.
Sul posto sono piombati gli investigatori della Compagnia
di Taranto, e, dopo il rinvenimento del corpo senza
vita di D’Amato, nell’abitazione di via Diego Peluso
sono intervenuti il pubblico ministero di turno presso
la Procura di Taranto, dott.ssa Giovanna Cannarile, accompagnata
dal medico legale e dagli specialisti della
Sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo
del comando provinciale di Taranto.
Al termine dei primi accertamenti, è emerso che l’anziano
è stato strangolato proprio come aveva riferito
ai carabinieri il muratore, conoscente della vittima. Il presunto assassino ha inoltre riferito agli investigatori
di essersi recato alle 21 della sera precedente presso
l’abitazione dell’ottantatrenne con il quale ha iniziato
a litigare per una piccola somma di denaro. Diverbio
che poi purtroppo è degenerato.
Secondo la ricostruzione fatta dal giovane, poi finito
in galera, l’anziano lo avrebbe colpito con un bastone e
subito dopo sarebbe arrivata la sua reazione.
Il ventisettenne avrebbe stretto le mani intorno al collo
del pensionato fino a strangolare il malcapitato.
Il presunto omicida ha confermato la dinamica, in
presenza dell’avvocato che lo difende, al pubblico
ministero, all’interno della caserma dei Carabinieri di
viale Virgilio.
Al termine dell’interrogatorio Cosimo Casone è stato
dichiarato in stato di fermo per il reato di omicidio e
trasferito subito nella casa circondariale di largo Magli.
Il giovane tarantino ora è in attesa dell’udienza di
convalida del provvedimento restrittivo che si terrà
nei prossimi giorni dinanzi al giudice per le indagini
preliminari.
Ennesimo omicidio con un movente economico. Purtroppo
oggi per pochi soldi si arriva anche ad uccidere.