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Usura, «Se non paghi, quelli portano via tuo figlio»

Lunedì gli interrogatori
per i sei arrestati nel blitz antiusura
“Caffè amaro”.

Il 61enne Franco D’Alconzo, il 54enne
Angelo Guarino, il 66enne Angelo Pavese,
il 64enne Leonardo Vasco, il 48enne
Salvatore Zonile e il 35enne Giuseppe
D’Alconzo compariranno dinanzi al gip.
Sono stati arrestati dai carabinieri della
Compagnia di Taranto. Si tratta di un
commerciante, del titolare di un’agenzia
di pompe funebri, di un usciere della
Prefettura, di un imbianchino e di due
pensionati.
Tra le vittime commercianti, liberi professionisti
e pensionati.
Le indagini sono state avviate nel 2016
dopo la denuncia presentata da un agente
di commercio vessato con costanti richieste
di ingenti somme di denaro. Tra
le vittime figurano altre dieci persone.
Le attività investigative con intercettazioni
e servizi di appostamento e
pedinamento hanno fatto emergere
prestiti effettuati con somme variabili
tra i 1.000 ed i 10.000 euro e soprattutto
l’elevato tasso d’interesse praticato mensilmente,
tra il 15 ed il 20%, con rate di
restituzione imposte settimanalmente e
mensilmente.

Sono state accertate una continua vessazione
da parte degli indagati nei confronti
delle vittime per ottenere le rate
mensili e minacce gravi con riferimento
a circuiti delinquenziali di maggiore pericolosità
del capoluogo jonico, ai quali
gli indagati sostenevano di dover rendere
conto (“io porto le persone faccio
parlare con tua moglie con chi sai tu”).

In particolare uno degli indagati in un
colloquio con una delle vittime, la avrebbe
minacciata dicendo di far parte di
“una squadra dei Tamburi”. In diverse
circostanze avrebbero affrontato le vittime
con frasi dure (“mi vuoi mettere
alla prova di che cosa sono capace di
fare?”) (“ ti faccio vedere come ti apro
la testa in due” “devi avere gli schiaffi
in faccia” “se non paghi quelli prendono
tuo figlio, lo mettono in macchina e se
lo portano”). Nel collegio di difesa dei
sei arrestati gli avvocati Gaetano Vitale,
Egidio Albanese, Donato Salinari,
Antonio Mancaniello e Fabio Salomone.