La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl esprimono soddisfazione per il cambio d’appalto del servizio pulizia e sanificazione all’interno delle fabbriche del circuito Eni-Agip. Nei giorni scorsi, infatti, le organizzazioni sindacali territoriali hanno siglato il passaggio dei lavoratori garantendo agli stessi identiche condizioni contrattuali. Il passaggio riguarda il vecchio appalto gestito da Nuova Idea e ora affidato alla Dussman Service.
«Si tratta di un cambio d’appalto nazionale di circa 140 unità lavorative – spiegano Paola Fresi e Luigi Spinzi, rispettivamente della Filcams Cgil e della Fisascat Cisl tarantine – che nello stabilimento Eni di Taranto riguarderà 25 lavoratori a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato. Un dato non di poco conto – sottolineano le sigle sindacali – considerato che da circa tre anni la materia della successione di appalti, si è spesso contraddistinta per storie non proprio felici di perdita d’occupazione o nel migliore dei casi riduzione drastica di diritti e tempi di lavoro. Non è accaduto in questo passaggio d’appalto dove per la prima volta, dopo molti anni, si è riuscito ad applicare in pieno l’art. 4 lettera A del contratto “pulizie e multiservizi” nel quale l’appaltante procede ad una nuova aggiudicazione d’appalto assegnando ad un’azienda diversa ma salvaguardando proprio i lavoratori. Una tutela – sottolineano ancora Fresi e Spinzi – che serve a tutelare i lavoratori, ma anche a conservare livelli di coesione sociale in territori delicati come quello di Taranto in cui, come dimostrano le recenti indagini Istat, aumenta il tasso di disoccupazione e quello della precarietà contrattuale. Un passaggio chiave anche in virtù delle difficoltà registrate dai lavoratori durante la vecchia gestione, considerato che le stesse organizzazioni sindacali hanno dovuto aprire procedimenti contro la
Nuova Idea per il recupero di mensilità pregresse. Per una volta, però, in questo caso – terminano i responsabili di Filcams e Fisascat Taranto – possiamo commentare un dato positivo che speriamo possa essere emulato in altre situazioni di avvicendamento contrattuale». Il segretario Cira Basile Ugl Igiene Ambientale esprime soddisfazione per quanto ottenuto «all’interno di Eni, in particolare nella Raffineria di Taranto, nell’appalto di pulizia, è stata applicata la clausola sociale prevista dal cnl Multiservizi e nello specifico l’articolo 4 lettera A, come di consueto, ed anche in questa occasione siamo riusciti a mantenere l’assetto occupazionale, nel passaggio dalla Nuova Idea Srl alla Dussmann – aggiunge il segretario – Pertanto dei 27 lavoratori impiegati a Taranto, i 25 con contratto indeterminato sono stati assunti alle stesse condizioni contrattuali di base, ove però servirà verifica successiva con emissione della busta paga prossima (nel mese di marzo), per vedere se anche i diritti acquisiti verranno mantenuti. In merito ai due ragazzi che erano assunti a contrato determinato, sono rimasti tali con una nuova assunzione a partire dall’1 febbraio 2023 e che scade il 31 marzo 2023, per i quali speriamo in una eventuale stabilizzazione».
Alessandro Calabrese segretario generale della Ugl di Taranto aggiunge «con la maggioranza dei lavoratori che rappresentiamo all’interno dell’azienda abbiamo ancora in sospeso però, la mancata retribuzione dello stipendio di Dicembre e molto probabilmente non sarà retribuito anche quello di Gennaio, dall’azienda uscente Nuova Idea Srl. La Ugl ha intrapreso un percorso legale, per il recupero di quanto dovuto, sperando di giungere preventivamente ad un accordo e di percepire oltre ai due stipendi anche il Tfr dovuto. Qualora fosse necessario, saremo costretti a rivalerci, per come previsto dalla legge, sulla committente per le dovute retribuzioni. Un cambio d’appalto soddisfacente, divenuto oramai rarità, ove si riescono a salvaguardare le retribuzioni senza alcuna riduzione e senza riduzione del personale».