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Incarichi e poltrone, s’infiamma la polemica

Dopo lo strappo tra Melucci e M5S ItaliaViva assicura: «Mai chiesto posti». E Martello (Confcooperative) attacca: «È il degrado della politica»
Il Palazzo di Città di Taranto

«Crisi aperta per contrasti Melucci-M5S. Italia Viva non ha mai chiesto poltrone». Così Massimiliano Stellato consigliere regionale e comunale e Carmen Casula, consigliere comunale (ItaliaViva), in riferimento allo strappo, tra il sindaco Melucci e il Movimento 5 Stelle, che ha portato alla revoca delle deleghe di Mary Luppino (ormai ex assessore comunale alla Cultura) e Mario Odone (consigliere comunale, ex delegato del sindaco alle Comunità energetiche).

«Le contraddizioni tra il sindaco Melucci e il M5S sull’accordo di programma sull’ex Ilva, per Taranto, sono e rimangono il detonatore della crisi politica che si è aperta in Comune. Una ricomposizione degli equilibri, se ci sarà, non potrà che avvenire su una ritrovata convergenza politica tra di loro, su questo tema. Italia viva – proseguono – ha invitato il sindaco a mantenere fermezza sull’accordo di programma, riguardo alla riconversione economica, ambientale e sociale, che tenga fuori i cinquestelle, forza populista e priva di cultura di governo. Il tentativo di queste ore di ribaltare la narrazione, addebitando la rottura al dialogo tra Italia viva e il sindaco sul tema ex ilva, non può nascondere i motivi dello strappo all’interno della maggioranza di governo ed appare fuorviante e strumentale. Italia viva non avanza, né ha mai avanzato, richieste di coinvolgimento nella maggioranza comunale ma ha aperto un confronto, questo si, sui temi cruciali della città. Sono note, d’altronde, le posizioni di Italia viva favorevoli allo sviluppo, alla transizione giusta, al contemperamento degli interessi ambientali, sociali ed economici. Posizioni agli antipodi di una forza populista e demagogica, del no-a-tutto (Tav, Tap e trivelle) come i cinquestelle.

Certo, affidare al governatore pugliese la regia della ricomposizione politica tra il sindaco e i pentastellati appare un commissariamento dell’intera classe politica che sostiene Melucci». E in riferimento allo strappo tra Melucci e M5S si registra anche l’intervento di Carlo Martello, segretario generale Confcooperative Taranto. «Se qualcuno vuole conoscere il degrado della politica non vada lontano ma venga a Taranto. Potrà conoscere da vicino l’inciviltà politica di cui è capace il sindaco Melucci che, invocando non si sa quanto a ragione gravi disaccordi nell’attuazione del programma e la non condivisione delle sue proposte di risoluzione del problema Ilva, mette fuori dalla maggioranza alcuni componenti e ritira deleghe assessorili e incarichi, ricorrendo contestualmente alla mediazione del presidente della Regione Michele Emiliano.

Nessun dubbio che quest’ultimo, gran dispensatore di incarichi, contribuirà a risolvere la questione. Il problema è che la politica dovrebbe essere confronto, discussione, valutazione delle varie posizioni, sintesi condivisa ed individuazione di punti d’incontro nell’interesse di tutti. Il sindaco Melucci afferma di lavorare per il bene delle future generazioni e dei giovani. Visto come opera nessuna meraviglia che costoro scappino da Taranto. Andare al tavolo delle trattative con le spoglie dei vinti è barbarie politica, lasciamola a Putin. Nel nostro Paese, abbiamo percorso ben altri cammini per arrivare agli attuali livelli di democrazia e di rispetto del prossimo. A Mary Luppino – conclude Carlo Martello – solidarietà e vicinanza, con l’augurio che possa essere lei, come sua scelta, ad abbandonare questa compagnia».