TARANTO – Novantacinquemila euro per l’esecuzione di “lavori di manutenzione nel mercato settimanale dei Tamburi”.
Leggendo l’aggiudicazione dell’appalto, assegnato qualche giorno fa all’impresa S&C Costruzioni di Crispiano, la mente corre subito all’11 febbraio quando una voragine inghiottì un furgone di proprietà di alcuni operatori che si apprestavano ad allestire le bancarelle nell’area mercatale del rione periferico. L’intera porzione del mercato fu posta sotto sequestro: sei avvisi di garanzia per crollo di costruzioni e lesioni personali colpose.
Chi, a dieci mesi di distanza, sperava in un ripristino del mercato resta però deluso. I 95mila euro non serviranno per la messa a nuovo dell’area. Per capire in che modo saranno utilizzate quelle risorse abbiamo contattato il dirigente comunale dei Lavori Pubblici Aniello Moccia. “Con quei fondi saranno effettuate ulteriori indagini. Stiamo rifacendo ispezioni geoelettriche più approfondire. Effettueremo dei saggi per verificare “de visu” la situazione del sottosuolo. Dobbiamo capire dove e in che modo defluiscono le acque e soprattutto cosa è stato fatto in passato”. In pratica, a sentire le dichiarazioni rilasciate dall’ing. Moccia, per la riapertura del mercato dei Tamburi resta tutto in alto mare.
“A breve sapremo dire con certezza se sarà possibile riaprire una porzione piccolissima di quell’area – spiega il dirigente ai Lavori Pubblici – ma a quel punto bisognerà valutare il tutto anche dal punto di vista logistico”.
Il riferimento è ovviamente agli operatori ed agli utenti che si ritroverebbero a dover fare i conti con un mercato ulteriormente frammentato. Per la riapertura completa dell’area, si prospettano tempi lunghi.
Fabio Mancini