In vista dei solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe, ecco il programma delle iniziative a Taranto e in alcuni centri della provincia.
Taranto
Torna in Città vecchia la festa di San Giuseppe, venerato nell’omonima chiesa che si affaccia sulla Marina, in via Garibaldi (zona case popolari), a cura dell’arciconfraternita intitolata al santo (commissario arcivescovile, Antonio Gigante) e della parrocchia della basilica cattedrale. Sabato 18, nel salone dell’oratorio San Giuseppe, alle 16.30 ci sarà la benedizione della tavola di San Giuseppe con successivo inizio del torneo di calcetto tra i bambini della scuola calcio parrocchiale e i loro papà. Alle ore 17.30, santa messa. Alle ore 19.30, premiazione della squadra vincitrice e sagra popolare con degustazione di pasta con le cozze, il tradizionale piatto di San Giuseppe.
“Questo momento comunitario – dice il parroco della basilica cattedrale, don Emanuele Ferro – riveste un significato di grande partecipazione popolare e di coesione tra gli abitanti dell’Isola, coinvolti nella preparazione di uno dei piatti tipici della cucina tarantina”. Domenica 19, solennità di San Giuseppe, alle ore 8.30, santa messa e alle ore 9 processione con il simulacro del santo e la partecipazione dell’arciconfraternita nell’abito di rito. Questo l’ itinerario: via Garibaldi, via De Tullio, via Duomo e piazza Duomo. Nella basilica cattedrale, alle ore 10.30, solenne celebrazione eucaristica alla presenza delle confraternite della Città vecchia. Al termine, la processione riprenderà per via Duomo, piazza Castello, pendio La Riccia, via di Mezzo, via Sant’Egidio e via Garibaldi. Alle ore 17.30, celebrazione eucaristica. Nella giornata presterà servizio la Grande orchestra di fiati “Santa CeciliaCittà di Taranto” diretta dal m. Giuseppe Gregucci.
San Marzano di San Giuseppe
La festa di San Giuseppe costituisce un appuntamento che infonde gioia e commozione nel cuore di ogni sammarzanese. La comunità albanofona rinnova questo momento di devozione per il santo, proclamato patrono della comunità nel 1866 quando, nella notte tra il 18 e 19 marzo, un nubifragio si abbatté sul paese, interpretato come una punizione della popolazione per l’abbandono della devozione al santo. Gli abitanti pensarono così di omaggiare San Giuseppe più solennemente, iniziando dall’alba un’ininterrotta spola tra la campagna e il paese trasportando con traini, muli, a braccio, rami, tronchi e fascine rivenienti dagli alberi divelti dal diluvio, come in una processione devozionale. Posta davanti all’antico palazzo marchesale, la grande catasta fu accesa in serata, dando luogo a quell’affascinante “Zjarri i mate” (fuoco grande). Le fiamme si levarono alte per tutte la notte, visibili dai paesi limitrofi. Il 7 settembre successivo il podestà Paolo Cavallo e l’amministrazione comunale proclamarono San Giuseppe patrono del paese e ne modificarono il nome in San Marzano di San Giuseppe.
Anche quest’anno la parrocchia di San Carlo Borromeo, guidata da don Cosimo Rodia, e il comitato festa hanno definito un ricco programma. S’inizierà sabato 18 alle ore 10 in piazza Milite Ignoto con la santa messa e la benedizione del pane di San Giuseppe. Alle ore 15 partirà la suggestiva processione della legna con donne, uomini e bambini, a piedi o con carri trainati da cavalli e trattori che trasportano legna di ulivo raccolta nelle campagne; all’arrivo in piazza, liturgia della Parola, benedizione dei devoti e della legna e consegna delle chiavi della città al santo da parte del sindaco. Quindi si proseguirà fino a contrada Principe (circonvallazione per Francavilla Fontana) per l’allestimento del maestoso falò. Nel frattempo alle ore 19.30 ci sarà la rappresentazione dei “13 piatti” e della “Santa Famiglia” a cura della famiglia D’Aversa in via Cairoli 2/B. Alle ore 21 circa sarà acceso il grande falò fra i fuochi artificiali della ditta “Itria Fireworks” di Martina Franca.
Domenica 19, giorno della festa, alle ore 11 solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro; a seguire, a mezzogiorno, la statua del santo sarà portata in piazza per la benedizione delle “mattre” (tavole dei poveri), imbandite con i piatti della tradizione contadina. Nel pomeriggio, alle ore 16, la grande processione per le vie del paese. Al rientro, alle ore 18 santa messa. Alle ore 20.30, grande spettacolo piromusicale della ditta “Itria Fireworks” di Martina Franca. Non mancherà la musica in piazza: presteranno servizio i complessi bandistici di San Marzano (18), Squinzano (18 e 19) e di Castellana Grotte (19). A coronamento, le luminarie della ditta Perrotta di Squinzano (Lecce) e il luna park. Infine, fino a domenica 19, sarà visitabile la collettiva d’arte “Omaggio a Giorgio Castriota Skanderbeg” a Palazzo della Cultura, per il 555.mo anniversario della morte.
Lizzano
La festa viene vissuta soprattutto la sera della vigilia, sabato 18, con la benedizione e la visita alle “tavole di San Giuseppe”, allestite nelle abotazioni in un trionfo di lampade a olio e grandi immagini di San Giuseppe. Queste le ubicazioni: Lecce Gaetano (via Toscanini 74), Marino Giuseppe (via Colonna 62), Romolo Pagano (via Piave 26), Associazione Delfini Jonici (corso Vittorio Emanuele 13), confraternita Misericordia (piazza Matteotti), Pro Loco (corso Vittorio Emanuele 39). Queste le pietanze esposte: cavolfiori, catalogna, cardi, grano “stumpato” (condito cioè con olio e sale), la “massa” (taglierini fatti in casa), taralli; non mancano il pane devozionale e i dolci, soprattutto zeppole, carteddate cosparse di miele, “fucazziéddi”, “pizzetti ti cannella”, “pasti ti mennula” e gli “angioletti” (pasticcini a forma romboidale fatti con impasto di latte e farina). Domenica 19, dalle ore 18, visita alla “Tavola del giorno dopo”, della famiglia Abbracciavento, in viale Gramsci 119, con degustazione e accensione del falò.
Monteiasi
A Monteiasi sabato 18 alle ore 19 processione con le fiaccole fino a piazza Giovanni XXIII per l’accensione del falò, con spettacolo pirotecnico. Domenica 19, santa messa alle ore 10.30 del predicatore, don Michele Pepe; alle ore 12, processione con benedizione delle tradizionali tavolate allestite dai devoti; ore 18, santa messa vespertina; ore 20.30, conclusione con i fuochi pirotecnici della ditta Maxima Fireworks di Bitonto (Bari). Durante i festeggiamenti agiranno i “Musici medievali” di Monteiasi (sabato 18) e la banda “Verdi” di Monteiasi diretta dal maestro Giuseppe Parabita. Sabato sera torna l’iniziativa “Falò e colori”, a cura dell’associazione “Gruppo Anonimo 74”, allo scopo di coniugare la locale tradizione di San Giuseppe con la cultura, ovvero con il disegno estemporaneo eseguito da alunni dalla scuola materna fino alle superiori. In occasione dell’accensione della “fòc’ra”, nella serata di sabato 18 saranno consegnati agli studenti fogli da disegno sui quali trasferire graficamente (ma anche pensieri e poesie su altri supporti) sensazioni ed emozioni. I partecipanti dovranno munirsi autonomamente di quanto necessario per disegnare in qualsiasi tecnica pittorica, di un supporto per poggiare il foglio e di una sediolina. Gli elaborati saranno raccolti al termine ed esposti in una mostra che sarà allestita, giovedì 23 e venerdì 24 marzo, in un sito che sarà annunciato nella medesima circostanza.
Venerdì 24 marzo, infine, a tutti i partecipanti fino alla media superiore saranno offerti doni. Monteparano A Monteparano sabato 18, dalle ore 17 a notte inoltrata, visita agli altarini devozionali nei seguenti siti: via Trento (Sede municipale), via Roma 64 (Pro Loco Centro socio-culturale), via Trieste 54 (Uniti per San Giuseppe), via San Nicola 28 (famiglia Blasi), via Spagna 8-Paretone (famiglia Lenti), via Trento 23 (famiglia D’Ippolito Domenico); dalle ore 20, in piazza Castello, tradizionale “Tavolata dei Santi” a cura della Pro Loco. Questi i piatti tradizionali che vi saranno esposti: tagliatelle con le cozze (la caratteristica “massa” di San Giuseppe), vermicelli con le cozze, pasta con il miele, riso con le cozze, purè di fave, minestre di ceci e di fagioli, baccalà fritto e con il sugo, “lampascioni” con il sugo, insalata, arance, “carteddate” e pane. Domenica 19, alle ore 11.45, ripresa visita agli altarini devozionali con la tradizionale “Tavolata dei Santi” in via Trieste 50 (Uniti per San Giuseppe), via Spagna 8-Paretone (famiglia Lenti). Alle ore 17 uscirà la processione accompagnata dalla banda “Città di Montemesola” diretta dal m. Beniamino Casavola; al ritorno, alle ore 19, santa messa del parroco don Angelo Pulieri.
Faggiano
Iniziano sabato 18 a Faggiano i solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe che vedranno alle ore 19.30 la benedizione (con successiva degustazione) delle “tavolate comunitarie di San Giuseppe” allestite da devoti in piazza Vittorio Veneto; a seguire, nella cornice delle luminarie, spettacolo in piazza della tribute band “Notte a sorpresa-Omaggio ai Pooh”. Domenica 19. sante messe alle ore 8.30-10.30-17; al termine di quest’ultima, alle ore 18, uscirà la processione accompagnata dal gran complesso bandistico “Città di Crispiano” diretto dal maestro Francesco Bolognino; alle ore 21, canti in onore del Santo Patrono con la collaborazione del maestro Bolognino e i cori parrocchiali; alle ore 22.30, spettacolo pirotecnico della ditta Emotion Fireworks di Gioia del Colle. Lunedì 20, alle ore 18, santa messa solenne presieduta dal vicario episcopale per gli affari generale, mons. Alessandro Greco; alle ore 19, consegna del Premio “San Giuseppe nostro custode” con momento musicale a cura della violinista Claudia D’Alessandro e alle ore 20, accensione del falò nei pressi dello stadio, con spettacolo di fuochi artificiali.