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Maxi evasione, quattro denunce della Finanza

SAVA – La Guardia di Finanza scopre una evasione fiscale da 4 milioni di euro e denuncia quattro persone. I militari della Tenenza di Manduria hanno eseguito una verifica fiscale nei confronti di una impresa che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche con sede a Sava riscontrando gravi violazioni alla normativa tributaria e in materia di lavoro. L’attività investigativa delle Fiamme Gialle ha fatto venire a galla ripetute irregolarità e condotte fraudolente finalizzate ad occultare al fisco il reale volume d’affari dell’azienda.

La società, negli anni in cui ha presentato la dichiarazione dei redditi, ha annotato nella propria contabilità costi indeducibili per circa 2 milioni e mezzo di euro al solo fine di “abbattere” arbitrariamente il proprio prelievo fiscale, mentre per il 2009 è risultata evasore totale a fronte di un volume d’affari di oltre 600mila euro. Nel corso della verifica i finanzieri hanno accertato anche l’emissione di fatture per operazioni inesistenti annotate da soggetti economici che sono stati localizzati in Lombardia e la distruzione della documentazione prevista dalla normativa sul lavoro (libro unico del lavoro) finalizzata, tra l’altro, a nascondere l’omesso versamento di ritenute operate sui dipendenti dell’impresa. L’attività ispettiva ha consentito pertanto di accertare la sottrazione a tassazione di materia imponibile ai fini delle imposte dirette per circa 3 milioni di euro e l’evasione dell’Iva per oltre 600mila euro. Quattro persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria per reati fiscali previsti dal decreto legislativo 74/2000, riferiti alla presentazione della dichiarazione dei redditi infedele per il 2007 ed il 2008, all’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2009, alla distruzione della contabilità e all’emissione e alla annotazione di fatture false. Prosegue il giro di vite delle Fiamme Gialle nei confronti di imprenditori e commercianti che evadono il fisco o che percepiscono indebitamente finanziamenti dallo Stato. Nelle ventiquattro ore precedenti, infatti, avevano sequestrato beni immobili e disponibilità finanziarie, per un valore di 241mila euro, ad un imprenditore agricolo di Avetrana che avrebbe percepito indebitamente contributi per la sua azienda.