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Sul web l’urlo di Massimiliano Latorre

TARANTO – Un urlo, un messaggio nella bottiglia virtuale dei social network per dimostrare che la voglia di lottare non è finita.

«DOMANI SARA’ IL NOSTRO GIORNO!!». Lo scrive sul proprio profilo Facebook il fuciliere tarantino del battaglione San Marco, Massimiliano Latorre, trattenuto in India da 15 mesi con il commilitone barese Salvatore Girone, con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati, nel corso di una missione al largo delle coste del Kerala.

Latorre inizia il suo post con il carattere maiuscolo che online equivale a urlare. E aggiunge in minuscolo una specie di filastrocca sul ‘domani’, che firma «by Massimiliano Latorre».

«Oggi – scrive il marò – è il domani di ieri. Ma domani sarà come oggi?», si chiede. «Quanti domani dovranno ancora passare, che non siano come oggi, ma che sia veramente DOMANI!!», conclude il fuciliere. Le parole di Latorre arrivano all’indomani della quarta visita in due mesi dell’inviato speciale del governo italiano a New Delhi, Staffan De Mistura, che ha fornito importanti rassicurazioni: innanzitutto che la Nia, la polizia investigativa indiana cui è stato affidato il caso dei marò, non utilizzerà la legge per la repressione del terrorismo in mare (Sua Act) nelle indagini, escludendo quindi che l’inchiesta contempli la pena di morte. Inoltre, De Mistura ha riferito di aver avuto rassicurazioni dal ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, che le indagini «saranno svolte nei tempi rapidi promessi e concordati», quindi non oltre i due mesi.

Sull’argomento sono tornati i ministri degli Esteri, Emma Bonino, e della Difesa, Mario Mauro, confermando che «i marò sono una priorità del governo». La «strada da seguire – ha sottolineato Bonino – è quella del processo rapido: non verremo meno dall’affermare le nostre convinzioni sul diritto internazionale ma dobbiamo trovare ora il modo di riportarli a casa». Dal canto suo, Mauro ha garantito che il caso sarà affrontato con «una azione sinergica e corale del governo, guidata dal presidente del Consiglio ma con il diretto coinvolgimento di tutti i ministri interessati». «Nelle ultime settimane questa vicenda è stata rimessa correttamente nei binari. Sarebbe poco saggio fare delle previsioni temporali ma la vicenda è instradata nei binari corretti e presto, mi sento di dire, si risolverà positivamente». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli.