Per anni il ritornello è stato sempre lo stesso: i parcheggi in centro? Aspettiamo di avere le aree demaniali. E ora che il ‘regalo’ della Marina è arrivato c’è il rischio che si sciupi l’occasione. L’elenco completo comprende: l’Area “sterrata” Via Ammiraglio Pacoret De Saint Bon (dove dovrebbero essere realizzati parcheggi, circa 37 posti); l’ex Caserma Chiapparo, in via Lago di Pergusa; gli ex Baraccamenti Cattolica, ovvero il terreno adiacente alla caserma Mezzacapo in via Di Palma, angolo via Leonida, un’area di quasi 16mila mq con annessi fabbricati; l’ex Caserma Fadini, con ingresso da via Leonida (anche questa opzionata come area parcheggio con un multipiano, se ne ricaverebbero almeno 400 posti); il villino con 2 alloggi in Via Acton 91; alloggi in via Di Palma n. 162 (una palazzina di 5 piani per un totale di 18 alloggi); Via Cuniberti n. 61 (ex Foresteria Corvisea), una palazzina di cinque piani per un totale di 15 alloggi.
Ora il problema è che ad oggi ancora le idee non sembrano essere chiare. Già in partenza a regnare è stata la confusione, con il sindaco che in un incontro con le associazioni prima del passaggio di fine marzo, aveva garantito che l’ex arena dell’artiglieria fosse già nella disponibilità del Comune per poi scoprire che quell’area era nel ‘pacchetto’ ceduto dal Demanio. Punto secondo: sempre Stefàno prima di partire per una delle missioni romane finalizzate all’acquisizione delle famose aree demaniali, aveva spiegato che dalle stesse si sarebbero ricavati parcheggi gratuiti, perché l’ente non ne poteva trarre profitto. Per le aree demaniali il conto alla rovescia è partito a fine marzo: tre mesi di tempo per progettare e stabilire tutto nel dettaglio, tempo che scade a fine giugno. Altrimenti non se ne fa nulla, i beni ritornano al mittente. Ma, ad oggi, si aspetta che sia il Comune a fare chiarezza. Non è un segreto che i parcheggi in centro servano come l’ossigeno. E’ quello che vanno ripetendo le associazioni di categoria da anni. Ed è la questione che, tre mesi fa, ha rischiato di far arrivare alla rottura Comune e commercianti. In una piazza Giovanni XXIII trasformata in isola pedonale (oggi zona a traffico limitato) c’erano anche i lavoratori a gridare tutta la rabbia di chi, solo per andare a lavorare, spende 75 euro al mese, 900 all’anno, parcheggiando anche lontano isolati dal posto di lavoro. Il nodo delle strisce bianche appunto (che restano una chimera). E, più in generale, dei parcheggi. Martedì sulle aree demaniali c’è stato un confronto tra Comune e associazioni. «Non ce la facciamo, sicuramente non saremo pronti per fine giugno, perché ancora sembra che si sia rimasti nel campo delle ipotesi, delle idee» il parere raccolto dal presidente di Confesercenti Vito Lobasso che rimarca, a proposito della richiesta di parcheggi: «Bisognerebbe inserirla in un discorso organico. I progetti, cioè, non vanno presi singolarmente, ma abbinati tra loro, come si fa con i capi di abbigliamento». «La nostra idea sulle aree demaniali? E’ che non si possa prescindere dalla realizzazione di servizi in termini di parcheggi nell’area dei baraccamenti Cattolica. E’ un dato di fatto che, arrivando in centro, non si trovi parcheggio, Non è un capriccio. Solo così, e con una serie di attrattori quali possono essere il multisala o, nel campo sanitario, il poliambulatorio, si può far tornare la gente in centro» considera il presidente di Confcommercio Leonardo Giangrande che ha chiesto al Comune un incontro che possa mettere attorno ad un tavolo le parti. D’accordo con il fatto che si debbano ascoltare tutti, «ma un’assemblea pubblica non può essere la sede giusta per portare avanti un’idea. Aspettiamo di essere convocati. Soprattutto mi auguro che non ci siano progetti preconfezionati da tirar fuori all’ultimo momento».