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Cemento al posto degli alberi: S. Vito si ribella

Via il verde per far posto al cemento. Come la via Gluck di Celentano. Ma a due passi da Taranto. A San Vito. E’ dalla borgata che arriva la protesta dell’associazione Taranto Turismo. «Ancora una volta l’ambiente viene penalizzato in nome del “progresso”. Il buonsenso lascia il posto alla mancanza di civiltà. E ancora una volta ad essere protagonista di questa “storia” è San Vito. Proprio come nella vecchia canzone, gli alberi vengono buttati a terra per costruire nuovi edifici (nella foto). E poco importa se si tratta di alberi che stanno lì da decenni e che forniscono al paesaggio e all’ambiente benessere». A farsi portavoce di quello che viene definito come un “ennesimo atto di oltraggio perpetrato ai danni della frazione tarantina” è Irene Lamanna, presidente dell’associazione.

«E’ inspiegabile come si possa permettere tutto questo – afferma -. Non sappiamo ancora se chi sta effettuando questa barbarie abbia o meno l’autorizzazione, ma credo che in ogni caso non si possa permettere una cosa del genere. Ci lamentiamo dell’aria che respiriamo, di tutti i problemi legati al nostro ambiente ma poi ci disinteressiamo o chiudiamo un occhio davanti alla decisione di buttare giù un piccolo polmone verde del nostro territorio, fosse pure un solo albero. é inconcepibile. Qualunque sia il motivo – continua il presidente Att – non si può continuare a fare finta di nulla. Gli spazi verdi nel nostro territorio (e parlo più propriamente della nostra città) sono già molto limitati. E poche sono le persone che in questo momento stanno cercando di tutelarli. E poco importa se si tratta di un luogo pubblico o privato. Gli alberi sono un bene prezioso per tutti. Da cittadina di Taranto e da esponente di un’associazione che promuove la città e il territorio, mi sento in dovere di sollevare questo caso affinché l’amministrazione sia più vigile su questi atti o faccia maggiore attenzione verso le autorizzazioni che vengono rilasciate». Il quartiere, dal quale, tra l’altro continuano ad arrivare segnalazioni di discariche a cielo aperto, chiede più attenzione: «Non possiamo continuare ad accettare questi atti che definirei vandalici nei confronti della nostra bella natura».