La notizia arriva da Roma, mentre a Taranto si discute l’istanza di dissequestro per i sigilli da otto miliardi di euro.
La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dai legali di Emilio Riva, dell’ex direttore dello stabilimento Ilva di Taranto Luigi Capogrosso e dell’ex dirigente Ilva Girolamo Archinà contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Taranto che nel dicembre scorso aveva confermato il provvedimento di arresto del 26 novembre 2012. Il provvedimento, firmato dal gip Todisco per il reato di associazione per delinquere finalizzato a disastro ambientale. Gli indagati sono ai domiciliari.
Un nuovo no anche dai giudici della suprema corte, quindi, per l’anziano patron del Siderurgico, mentre lunedì prossimo in Inghilterra è prevista una importante udienza per l’estadizione del figlio ‘prediletto’ di Emilio, Fabio Riva.
Giovanni Di Meo