Dopo il successo ottenuto durante la settimana di esposizione delle quaranta foto raffiguranti i fondali di Mar Piccolo, la mostra fotografica promossa dall’Assessorato all’Ambiente, Salute e Qualità della Vita del Comune di Taranto e curata dall’Associazione “Mare per sempre”, sembra avere un futuro itinerante nelle scuole.
Ma, soprattutto, si trasforma in vero e proprio mezzo didattico di educazione ambientale per gli allievi grazie ai “misteri” nascosti sul fondale del nostro mare. Un mare ricco di flora e fauna, così come dimostrano le foto cartacee e digitali che sono stati oggetto, tra l’altro. di interessanti conversazioni con gli autori stessi degli scatti: Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali e Sergio Passarelli.
E’ questo, infatti, il progetto che Arturo Casale, presidente dell’associazione “Mare per Sempre”, sta mettendo a punto dopo il nutrito numero di proposte operative, oltre che il plauso per la mirabile iniziativa e più proposte di affiliazione all’associazione stessa.
Una volta valutate le proposte, dunque, si passerà all’azione per dare continuità e far sì che la tutela e la valorizzazione dell’ambiente marino del nostro territorio diventino il fulcro intorno al quale si svilupperanno numerose attività che rafforzino il senso di appartenenza dei tarantini al proprio mare.
L’educazione ambientale, in una città come Taranto, si rende necessaria molto più che in altre città non sfiorate dall’inquinamento. Il Mar Piccolo che, nell’immaginario degli stessi tarantini appare come un sito che non può custodire la vita perché ritenuto inquinato, in realtà è l’ambiente nel quale cavallucci marini, ascidie, spugne, cozze hanno avuto la capacità non solo di riprodursi in un’esplosione di vita e di colori, ma di depurare il mare dai suoi veleni.