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“Il dio del massacro”, tra humor e cinismo

Al comunale di Massafra va in scena lo psicodramma familiare tratto dal libro di Yasmina Reza
“Il dio del massacro”

MASSAFRA – È tratto da “Il dio del massacro” – testo teatrale tra i più famosi di Yasmina Reza – lo spettacolo che porta lo stesso titolo e la cui messa in scena è in programma domenica, 29 gennaio, al Teatro comunale “Nicola Resta” (in piazza Garibaldi), per il cartellone della stagione “Légami”, curata del Teatro delle Forche. Reso celebre anche dalla trasposizione cinematografica di Roman Polanski, la versione teatrale prodotta da Areté Ensemble / CiprianiGambaccini, esilarante e spietata, ha fatto il giro di tutti i teatri del mondo.

Lo spettacolo
è diretto e interpretato da Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm; consulenza scene e luci di Michelangelo Campanale; i costumi sono di Maria Pascale. Lo spettacolo Realizzata con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese e Tex_il Teatro dell’ExFadda oltre che con la collaborazione del Comune di Pergola e la compagnia teatrale Malalingua, la commedia prende le mosse da un gesto di Ferdinand Reille, un bambino di undici anni che colpisce al volto con un bastone il coetaneo Bruno Houllié e durante il litigio gli rompe due denti: è così che in un bel salotto borghese due rispettabili coppie di genitori si incontrano per parlare, civilmente, del litigio avvenuto tra i rispettivi figli durante il pomeriggio di giochi ai giardinetti.

L’iniziale clima cortese ben presto lascia posto agli istinti più bassi. I quattro adulti si ritroveranno, loro malgrado, a scontrarsi violentemente, non solo a parole: nonostante i buoni propositi di rispetto ed amore reciproco, infatti, le buone maniere vengono presto dimenticate e la discussione degenera in un’altalena di imprevisti, battute al vetriolo, “sgambetti”, raffinate crudeltà, e, addirittura, risse. I quattro genitori, nella strenua difesa di ciò che hanno di più caro, raderanno al suolo i capisaldi della convenzione sociale. Il testo di Yasmina Reza regala un impietoso, per quanto ironico, ritratto delle relazioni familiari. È uno psicodramma ben scritto e coinvolgente che lascerà, senza dubbio, lo spettatore a bocca aperta. La celebre e geniale scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza si addentra nelle relazioni familiari e sociali, le scompone, ne fa emergere tutte le contraddizioni ed i paradossi creando un meccanismo a orologeria che fa di una situazione comune un’ilare esplosione di assurda attualità. Ma soprattutto guida nel mondo della coppia, della coppia con figli, della coppia con figli alle prese con altri genitori, con la società.

Yasmina Reza
Parigina, Yasmina Reza comincia la sua carriera teatrale come attrice, partecipando a rappresentazioni di opere contemporanee e di classici di Molière e Marivaux, tra gli altri. La prima pièce da lei scritta, Conversations après un enterrement, rappresentata per la prima volta nel 1987, le vale il prestigioso Premio Molière come miglior autore, mentre l’opera seconda, La traversée de l’hiver, vince il Molière come “miglior spettacolo pubblico in regione”. Il successo internazionale arriva con l’opera successiva, Art (1994), tradotta e rappresentata in oltre trenta lingue[5], per cui viene di nuovo premiata con il Molière per il miglior autore. Nel 1997 pubblica il suo primo romanzo, opera autobiografica, Al di sopra delle cose (Hammerklavier). Nel 2007 ha seguito la campagna elettorale presidenziale di Nicolas Sarkozy, pubblicando L’alba, la sera o la notte (L’aube le soir ou la nuit). Sipario ore 20.00. Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 324:6103258 (anche WhatsApp). Costo del biglietto intero: 10 euro; ridotto: 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)