LEPORANO – Successo per il Leporano Live Music Festival.
Quando la contaminazione tra i diversi aspetti della cultura diviene esperienza viva, quando si riesce in maniera armonica a coniugare la necessità di creazione di innovative occasioni di fruizione di elevato respiro alla voglia di vivere momenti di emozione e di raffinata magia, quando musica, arte e folklore si fondono in un unico grande cuore pulsante fatto di gente, di voci e di silenzi accorti, di sguardi interessati e di colori che riempiono il buio di una notte di fine estate, quando tutto questo viene coronato dalla partecipazione spontanea di artisti e pubblico in un unico sodalizio affiatato, vuol dire che si é nella direzione giusta per credere in una rinascita delle nostre terre. E tutto questo si è verificato in una notte, in un paese della provincia di Taranto.
Grazie alla visione lungimirante di un’amministrazione comunale, quella di Leporano, che da sempre si mostra attenta alla cura ed al benessere anche culturale del territorio, e che sabato 24 agosto ha organizzato in collaborazione con l’associazione musicale “Arcadia” (direttore artistico M° Fabio Franchini), la prima edizione del “Leporano Live Music Festival”; una perla dell’estate 2013, un appuntamento che è riuscito ad andare al di là delle più rosee aspettative, che ha saputo attrarre una folla entusiastica di turisti e locali, in un fiume impetuoso che ha percorso le vie del paese, in ogni anfratto, in ogni vicolo, per seguire i tre concerti, con tre diversi generi musicali, che si sono rapidamente susseguiti nella serata, per perdersi nei colori dei più di cento quadri che affrescavano l’intero percorso, per seguire gli artisti di strada e le loro espressioni più folkloristiche, per un excursus nell’etnico delle piccole botteghe artigianali presenti.
Una manifestazione che, come espresso già in serata dal vice sindaco ed assessore alla Cultura Jolanda Lotta ed a nome dell’amministrazione tutta, per il successo riscosso e per il grado di apprezzamento riscontato, rappresenta solo un primo passo verso una rinnovata e più impegnativa offerta culturale che deve partire dagli enti locali; una vera esortazione a credere sempre più nel basilare concetto che investire in cultura sia l’unica soluzione per raggiungere un futuro più sostenibile, nonostante la crisi e le ristrettezze di bilancio.