Acquisto importante per il Taranto FC 1927 che continua a recitare il ruolo di assoluto protagonista nel mercato estivo.
La società del presidente Massimo Giove si è infatti assicurata le prestazioni agonistiche del forte difensore Jimmy Allegrini.
Il giocatore classe ‘89 è reduce dall’esperienza con il Cerignola ed è uno dei pezzi pregiati più ambiti della categoria. La sua grande esperienza e solidità nel guidare la difesa è un marchio di fabbrica fondamentale per le ambizioni del sodalizio ionico.
Grande soddisfazione esternano anche il direttore generale Gino Montella ed il direttore sportivo Franco Sgrona: «Allegrini è un giocatore che abbiamo voluto fortemente e che quindi accogliamo con grande entusiasmo».
Arrivano anche le prime dichiarazioni del nuovo arrivato in casa rossoblù: «E’ un grande privilegio per me – dichiara Allegrini – sposare il progetto del Taranto che rappresenta una piazza dal grande blasone calcistico. Sono pronto a mettermi al servizio della società per raggiungere insieme i traguardi prefissati».
A stretto giro potrebbe arrivare un altro colpo importante, per i rossoblù: si attende infatti il rientro dell’esterno offensivo argentino Leo Guaita, ultima stagione a Potenza, per la firma. Giocatore dall’indubbio talento e molto social, l’esterno di
La Plata, 33 anni, ha un bisnonno importante: Enrique Guaita, attaccante argentino naturalizzato italiano, centravanti della Roma, capocannoniere del campionato italiano del 1934 con 28 reti (record italiano di marcature in un torneo a sedici squadre) e, soprattutto, campione del mondo con l’Italia del commissario tecnico Vittorio Pozzo nel 1934.
Anche il padre di Leo, Cristian Guaita, ha giocato ad alti livelli: ha vinto il campionato argentino nel 1983 con la squadra dell’Estudiantes La Plata (squadra nelle cui giovanili è cresciuto il nostro Leo) giocando contro avversari del calibro di Diego Armando Maradona, Enzo Francescoli e Jorge Burruchaga. Nel 1983 la sua squadra vinse il Campionato Nacional Argentino avendo la meglio nella doppia finale (partite giocate il 4 ed il 10 Giugno 1983) contro l’Indipendente (2-0 e 1-2 i risultati del doppio confronto).
Tra le esperienze di Leo Guaita, quella in Svizzera al Basilea, dove ha giocato insieme a quell’Ivan Rakitic poi diventato una colonna del Barcellona. Tra le altre esperienze di ”El Rayo”, il suo soprannome che in lingua castigliana vuol dire “Il Fulmine”, anche quelle in Germania ed in Cina.
Altra ipotesi non del tutto tramontata, quella che conduce a Patierno. L’attaccante del Bitonto potrebbe giocare in coppia con Genchi, con Favetta pronto a subentrare. Un attacco di alto profilo per la categoria.