Magna Grecia, chiusura col botto. Lunedì sera ci ha pensato Mitchell Brunings insieme con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Roberto Molinelli, la voce narrante di Claudio Salvi. Che Brunings, star di numerose edizioni del talent The Voice in tutto il mondo, con il progetto “Bob Marley – Il mito del reggae” fossero insieme un importante attrattore, lo si era compreso già quest’inverno.
Lo spettacolo, anche stavolta targato ICO Magna Grecia, presente all’interno della Stagione orchestrale, al teatro Orfeo aveva già registrato il “sold out”.
È successo di tutto. Tre bis, Brunings che scende fra il pubblico già in piedi per una standing ovation, e invita tutti a ballare. Fioccano ancora i successi, da I shot the sheriff a Could you be loved, per finire con una clamorosa Get up stand up. Non solo emozioni, c’è anche passione. In una sola parola: partecipazione. Dalle 21.00 in poi, l’Arena della Villa Peripato fa un tifo da stadio per tutti i protagonisti della serata, alla fine premiati con applausi a scena aperta: Brunings, Orchestra, Molinelli, la sezione ritmica, i tecnici. Applausi anche per lo staff del Magna Grecia Festival, alla testa un entusiasta Piero Romano, direttore artistico che tiene a presentare la sua squadra che ha realizzato un cartellone di alto profilo e sta lavorando per altro ancora.
Sul palco anche Fabiano Marti, assessore a Cultura e Sport del Comune di Taranto, cui si deve la stretta collaborazione con la rassegna che quest’anno presentava ben sette eventi, tutti importanti. Ci sono anche due atleti, orgoglio di una città che conta di presentarsi al meglio nella candidatura ai prossimi Giochi del Mediterraneo: il giovane pugile Francesco Magrì, azzurro e medaglia d’oro nazionale, e la karateka Sara Soldano, tre volte campionessa italiana, medaglia d’argento agli europei. Viene segnalata la collaborazione con il Coni, il suo presidente, Michelangelo Giusti, che insieme con le società d’appartenenza degli atleti, ha fissato un calendario di appuntamenti, tutti dal palcoscenico del Magna Grecia Festival. «Per un ragazzo che fa sport – ha dichiarato Magrì, visibilmente emozionato – è bello e impegnativo confrontarsi con realtà nazionali e internazionali, poi quando realizzi un successo non vedi l’ora di tornare a casa per mostrare il massimo trofeo conquistato alla tua città della quale sono fiero: mi alleno con il maestro Vincenzo Quero e suo figlio Cataldo; ho partecipato agli ultimi Giochi del Mediterraneo in Spagna, a Tarragona: fanno effetto clima sportivo e cornice di pubblico che in quei giorni circonda atleti e gare».
«L’orgoglio di appartenenza – ha detto la Soldano – è la molla che moltiplica la tua voglia di portare a casa il risultato e raccogliere l’abbraccio dei tuoi cari, mamma e papà Antonello, che mi ha trasmesso questa passione, del mio maestro, Antonio Di Serio, al quale devo i progressi registrati in tutto questo tempo; per un soffio, pochi decimi, non ho portato a casa la medaglia d’oro agli ultimi europei in Danimarca: l’argento, però, è uno stimolo per l’impegno e per migliorarsi».
Torniamo allo spettacolo di lunedì sera. Brunings superstar. I musicisti, fra orchestra e sezione ritmica, sono contagiati dalla febbre reggae. Chi indossa una maglietta con il volto di Marley, chi un foulard stile Giamaica, chi un cappellino. Il cantante che ha prima sbaragliato la concorrenza dei reality per diventarne uno degli ospiti più frequenti, ha un fazzoletto verde-giallo-rosso. Lo sventola e all’occorrenza lo usa per asciugare il sudore in una serata che moltiplica caldo e umidità per chi, come lui, si spende sul palco senza risparmiarsi. Invita il pubblico al coro, a sbracciarsi, battere le mani a tempo. E’ la chiusura degna di una rassegna cominciata lo scorso 10 luglio con Vittorio De Scalzi, il Concerto grosso dei New trolls, per poi proseguire con Rossini Gran Galà e Mozart Forever, il ragazzo-prodigio Jacob Collier, Bohemian Rhapsody (Queen) e il Farlibe Duo con Sepe al sax. Insieme con Brunings e Marley, sette spettacoli in tutto, rappresentati fra Arena Villa Peripato, ex Concento S. Antonio e teatro comunale Fusco.
«La collaborazione con l’ICO Magna Grecia – ha detto l’assessore Marti – un’offerta di una qualità sempre più elevata, non può che trovare d’accordo e partecipe questa Amministrazione che si sta impegnando con tutte le sue forze per rispondere alla continua domanda di spettacoli che la città rivolge; sport e cultura, gli atleti che ci rappresentano ai massimi livelli: presto inviteremo anche Benedetta Pilato a Palazzo di Città per celebrare un’altra atleta che sta dando lustro a Taranto, saprete a breve».
«E’ la chiusura del Magna Grecia Festival – ha dichiarato Piero Romano, direttore artistico ICO Magna Grecia – ma non finisce qui, stiamo già guardando avanti, alla prossima Stagione orchestrale, quella 2019/2020: decine di nomi importanti e proposte interessanti per tutti, da Dodi Battaglia a Simone Cristicchi, Neri Marcoré, Enzo Gragnaniello, il nostro Luigi Piovano, direttore principale ICO, la superlativa Dianne Reeves, Belinda Davis e un omaggio a Withney Houston, un tributo al cinema e alle musiche dei film di Kubrik e James Bond. Questa sera (lunedì, ndc) sono ospiti cinquanta cittadini materani: questo scambio culturale fra Taranto e Matera, va consolidandosi ogni giorni di più; a Matera, il pubblico ha fatto registrare il “tutto esaurito” nella Campagna abbonamenti; Taranto è sulla buona strada, anche questo un altro segnale importante».