«Un giorno una diciottenne in ottima salute, si recò a fare donazione: quando le fecero l’emocromo – il piccolo prelievo che anticipa la donazione – il personale medico scoprì che la ragazza aveva una forte anemia; a quel punto scattarono ulteriori accertamenti: furono evidenziate patologie serie per fortuna scoperte in tempo; quel gesto d’amore nei confronti del prossimo salvò la vita alla ragazza».
Giovanni Orlando, presidente dell’Avis Taranto, una delle associazioni più impegnate sul territorio, parte da un aneddoto. Quando meno te lo aspetti, il pericolo è dietro l’angolo. A volte si può combattere, grazie a un esame.
Quando un donatore si reca a fare questo gesto rivolto al prossimo, infatti, viene sottoposto a controlli gratuiti. Ma andiamo per gradi. Prima di entrare nel vivo della breve chiacchierata, con il dott. Orlando cominciamo dalla fine, da un appello. «E’ rivolto a quanti siano in grado di donare, si sentano in buona salute, non abbiano patologie particolari; rivolgere un pensiero al prossimo è un fatto di coscienza: nonostante sia finita l’estate, questo è un periodo ancora critico».
L’Associazione donatori sangue nasce circa un secolo fa. Da allora ne ha fatta di strada. Presente in tutti i comuni italiani, ha sedi a Taranto e in provincia. «L’Associazione presente sul nostro territorio nasce negli Anni 60 – racconta Orlando – nonostante sia molto attiva, non trova interlocutori giusti così chiude per rinascere nel 1995 per iniziativa di un gruppo di Vigili del fuoco – la nostra stessa associazione è intitolata a Ciro Lucchese, vigile del fuoco prematuramente scomparso – all’epoca, in qualità di medico, prestavo servizio proprio a bordo delle ambulanze dei VdF, fu allora che mi invitarono a rivestire un ruolo di riferimento della rinata associazione».
SCUOLE, PARROCCHIE…
Programmi e obiettivi nei quali l’Avis comunale di Taranto è quotidianamente impegnata. «Il nostro compito è quello di reperire donatori di sangue, divulgando il nostro impegno e l’importanza della donazione; lo facciamo recandoci nelle scuole, nelle parrocchie, nelle comunità che ci ospitano e chiedono aiuto. Tante volte dovesse sfuggire, è bene ricordare che il sangue è un farmaco salvavita, non si può fabbricare in laboratorio, si può solo donare o ricevere in dono: non ci fossero donatori, i bisognosi non potrebbero sopravvivere ad alcune patologie gravi».
Studenti, qualcuno con un tatuaggio, qualche altro con il piercing. La reazione in occasione delle lezioni di donazione del sangue.
«Nonostante il nostro impegno, purtroppo negli ultimi anni abbiamo registrato un calo nelle donazioni, con ogni probabilità dovute a normative che limitano la donazione del sangue; questo a causa di tatuaggi e piercing, talvolta anche per via dell’uso di sostanze stupefacenti, anche se leggére: quando ci rechiamo nelle scuole e ci imbattiamo in ragazzi con tatuaggi e piercing non possiamo intervenire, anzi abbiamo l’obbligo di sospendere per almeno quattro mesi le attività di chi, donatore, nel frattempo ha fatto ricorso a simili pratiche sulla propria pelle».
Uno dei problemi registrati dalle associazioni di volontariato è quello del ricambio generazionale. «E’ uno dei problemi principali, considerando la media sempre troppo alta rispetti a quanti fanno donazione; a dire il vero, quando gli studenti vengono responsabilizzati rispondono con grande generosità; mi piace ricordare che donare è importante, ma nello stesso tempo è un atto di prevenzione per chi dona: quando si va a donare il sangue con gli esami ematochimici gratuiti il donatore può scoprire patologie o gravi patologie sulle quali intervenire tempestivamente limitando eventuali danni…».
ASL E SS. ANNUNZIATA
La raccolta. Un potenziale donatore come fa a mettersi in contatto con l’Avis di Taranto. «La raccolta avviene grazie all’Asl di Taranto, chiunque voglia donare sangue, può farlo recandosi nei giorni feriali nel Centro trasfusionale dell’ospedale SS. Annunziata al mattino, dalle 8.30 alle 11.30; un lavoro importante è anche quello svolto dalle autoemoteche, impegnate anche nei giorni festivi; donazioni: è possibile farle nei punti di raccolta negli ospedali di Manduria, Martina Franca e Castellaneta; il periodo estivo appena conclusosi è quello più critico: la gente va in vacanza, la donazione passa in secondo piano, ma è proprio in estate che, purtroppo, si verificano più incidenti, pertanto l’invito a chiunque fosse interessato alla donazione è quello di ascoltare e rispondere agli appelli spesso lanciati da social e organi di informazione in occasione di incidenti che provocano vittime che necessitano urgente bisogno di sangue».
Va spiegato il principio secondo il quale donare è fare bene anche a se stessi, come aprire un conticino in banca. Un giorno potremmo averne bisogno.
«Chi non ha esenzioni-ticket e dovesse fare un check-up ematochimico completo, andrebbe a pagare non meno di 150 euro: questi esami, invece, l’Asl glieli fa gratuitamente nel momento in cui si sta donando il sangue».