Padre Alessandro Chiloiro, dell’ordine dei Minimi, è il nuovo parroco della San Francesco di Paola in Taranto; succede a padre Aldo Imbrogno, trasferito al convento di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. Suoi collaboratori sono i confratelli Angelo Mianulli, Leonardo Panessa e il 94enne Francesco Racanelli. La cerimonia d’immissione canonica si è svolta sabato 16 novembre, presieduta dall’arcivescovo, alla presenza, fra gli altri celebranti, del provinciale dei Minimi di Paola, padre Francesco Trebisonda, di padre Gaetano Nicolaci del santuario di Paola e del vicario foraneo mons. Carmine Agresta.

Padre Alessandro è nato a Napoli l’8 aprile 1974; ben presto trasferitosi a Grottaglie, egli prosegue gli studi al locale liceo Moscati. Frequenta il convento grottagliese dei Paolotti, retto dall’Ordine dei Minimi, di cui entra a farne parte. Dopo gli studi universitari a Roma e poi quelli al seminario regionale di Catanzaro, il religioso riceve l’ordinazione sacerdotale nel santuario di Paola il 30 aprile 2003 da mons. Salvatore Ligorio, già suo parroco alla Madonna delle Grazie di Grottaglie e attualmente arcivescovo di Potenza. Successivamente i superiori lo destinano, nell’ordine, a Pizzo Calabro, a Paola, Bari e Grottaglie, dove è stato vicario parrocchiale alla San Francesco di Paola, svolgendo anche l’apostolato nel locale ospedale “San Marco”.
Padre Alessandro Chiloiro è il quindicesimo parroco in cento anni di storia della San Francesco di Paola, eretta a parrocchia il 24 novembre 1918 dall’arcivescovo mons. Orazio Mazzella, divenendo così la seconda del Borgo dopo quella del Santissimo Crocifisso.
Chiamati dal cardinale Antonio Sanseverino, i Minimi giunsero in città nel 1530, accolti calorosamente dai tarantini che contribuirono generosamente all’edificazione di una chiesa, con annesso convento, loro dimora con il titolo originario di Santa Maria delle Grazie. Il tempio fu interamente rifatto nel 1623 grazie a fra Ludovico Montefusco, come riportato in una iscrizione al suo interno; l’attuale facciata risale invece al 1956, su progetto dell’ing. Giuseppe Signorile di Bari. La figlia
marenare”. I festeggiamenti esterni prevedono la processione che giunge fin davanti al monumento ai marinai, su corso ai Due Mari, per la benedizione al mare e alla città e il lancio di una corona d’alloro nel canale navigabile, in memoria dei Caduti. La cerimonia si conclude con lo spettacolo pirotecnico dagli spalti del castello aragonese.
A gennaio, invece, i padri Minimi organizzano la festa liturgica della Madonna del Miracolo, in ricordo della prodigiosa apparizione mariana avvenuta il 20 gennaio 1842 nella basilica romana di Sant’Andrea delle Fratte; alle celebrazioni partecipano diversi vescovi di Puglia e Basilicata.