Questa settimana sono nuovamente in movimento e mi reco in quella che è stata da sempre considerata la patria della musica avanguardista e non convenzionale.
Giunto nel Regno Unito e precisamente a Brighton, nei pressi di Londra, incontro Miss Hillman Mondegreen compositrice, autrice e colonna portante degli Ephemerals.
Mister Wolf (altro componente e cantante) e Hillman si incontrano ad un concerto dove suonavano le loro rispettive band, da qualche parte in Francia.
Solo pochi mesi dopo, nascono gli Ephemerals e il loro album di debutto, “Nothin Is Easy”, viene provato e registrato in soli 4 giorni.
È stato pubblicato come download gratuito prima di attirare l’attenzione di Jalapeno Records che lo ha rilasciato ufficialmente l’1 settembre 2014, riscuotendo immediatamente apprezzamenti da parte degli amanti della musica e dei media.
Mentre il follow-up dark psichedelico, “Chasin Ghosts”, è stato realizzato in modo simile e pubblicato il 23 ottobre 2015.
Questo album ha iniziato a incorporare più elementi di jazz, rock e hip hop, rafforzando nel contempo il contenuto lirico che è sempre ponderato, duro e senza nessuna paura di affrontare gli argomenti più oscuri come l’amore, la depressione, la politica mondiale oppure la filosofia.
A quel punto la stella Hillman era cresciuta costantemente e gli Ephemerals si erano affermati sia in patria che nel continente.
Con la combinazione di un instancabile programma di tournée e di periodi prolifici di scrittura, l’album numero 3 fu completato quando la band aveva tanti anni.
“Egg Tooth” è stato rilasciato il 21 aprile 2017 e ha visto la band rinfrescare il suo suono con una nuova direzione. Sempre senza paura di spingere i confini del suo mestiere, questa uscita emana spudoratamente jazz, afrobeat e psichedelia che galvanizzano l’anima e il r & b che rimane al centro della band.
Gli Ephemerals hanno sempre sviluppato una narrazione ben precisa attraverso i loro album, con “Nothin Is Easy” incentrato sulla vita, “Chasin Ghosts” che si occupa della morte e “Egg Tooth” che esplora la rinascita. Mantengono la stessa formazione di 7 elementi per registrare tutti e tre gli album e fare tournée dal vivo li rende ancora più solidi e compatti.
Questa è una band ai vertici e il mondo musicale è sicuramente in attesa di sorprese: loro stanno per pubblicare il quarto album, previsto per l’inizio del 2020 per, poi, intraprendere un tour europeo su vasta scala!
Chiedo della situazione musicale in Inghilterra, ma noto immediatamente un senso di riluttanza nel parlare di una sola nazione.
«Le persone come me non si organizzano in termini geografici – dice Miss Hillman Mondegreen – Io sono trans.
Siamo una comunità globale e la nostra bandiera è bianca, rosa e blu. Quindi non ragiono in termini di scena locale, faccio parte di un gruppo neurologico di umani che sono presenti in tutte le etnie del mondo.
La nostra comunità tende a focalizzarsi sulla musica noise e stili DYI del punk, di solito questo riflette gli orrori ed i traumi insiti nel dover far finta di essere qualcosa che non si è.
Anche se in origine io provengo dalla scena jazz, che è una musica anti-colonialista e contiene momenti di pura bellezza e orrore.
Nell’affrontare e accettare il mio essere trans, ho capito che il mio corpo si sente a suo agio col jazz. Abbiamo entrambe i nostri momenti migliori al di fuori delle tonalità convenzionali. Ma in questo sono un caso abbastanza unico all’interno della mia comunità queer.
La musica noise prodotta dagli eccellenti musicisti della mia comunità è qualcosa che ho tentato di incorporare in quello che faccio con Ephemerals.
Nella comunità queer ci sono gruppi come Guttersnipe, Uboa, Blom che creano questi suoni liberi e caotici e io voglio far parte di questa cosa anche se con la mia prospettiva personale.
La mia scena di riferimento, quindi, è una enorme fonte di ispirazione per me perché è creata da e per persone come me. Mi sento a casa quando sono circondata da questi suoni».
Scattano gli auguri per l’imminente uscita del quarto album, ma naturalmente prima di salutarci Miss Hillman Mondegreen mi detta le sue dieci tracce preferite.
Eccole:
- Trimbal – Confidence Boost
- Ic3peak – Грустная Сука
- Guttersnipe – Loaded from Vector Trap
- Roy Haynes – Dorian
- Batpiss – Weatherboard Man
- John Coltrane – Africa Brass
- Alice Coltrane – Spiritual Eternal
- Beatles – Goodnight
- Bby Mutha – Rules
- Scott McKenzie – San Fransisco