La casa di produzione cinematografica Fandango, “nel corso delle riprese del film ‘Il Grande Spirito’ di Sergio Rubini girato a Taranto, ed in particolare nel quartiere Tamburi ha operato come sempre nel pieno rispetto della normativa e delle procedure, in assoluta buona fede e ottemperando alle indicazioni delle autorità locali, senza in alcun modo prevaricare diritti di terzi e/o corrispondere a chicchessia illecite dazioni di denaro o altre utilità, né tantomeno cercare o sollecitare contatti con esponenti della criminalità organizzata locale”. È quanto riportano le agenzie. La società ha fatto sapere che “dalle prime verifiche interne è emerso che, tra le centinaia di persone ingaggiate sul set, due di queste risultano tra coloro che sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione” Tabula rasa.
“Dei rapporti tra queste persone e il clan Sambito apprendiamo solo oggi dalle notizie di stampa. Restiamo a disposizione della autorità giudiziaria per qualunque approfondimento ritenessero necessario”.