È atteso per giovedì 3 settembre il rientro in città del Taranto, con il ritiro umbro di Pietralunga che è ormai agli sgoccioli.
Proprio dal ritiro diversi calciatori ionici hanno parlato, tramite il profilo Fb del club, intervistati dall’ufficio stampa della società. «Si sta creando un bel gruppo, è importante che tutto il gruppo abbia lo stesso obiettivo, si deve ragionare con una sola testa» ha dichiarato Leo Guaita, riconfermato dopo una stagione in chiaroscuro (più scuro, in realtà): «Pur avendo ricevuto richieste anche da club di Serie C, ho scelto Taranto prendendomi un “rischio” perchè vincere in una piazza come questa, dopo tanti anni di attesa, sarebbe bellissimo».
Argentino come Guaita è un volto nuovo, il difensore Manuel Gonzalez, che proviene dal Fasano come mister Laterza, tecnico dei rossoblù. «Conoscere la filosofia di gioco dell’allenatore sarà importante, soprattutto per un giocatore che ricopre il mio ruolo. Alfageme e Guaita, argentini come me? Sono contento di questo ma avere dei connazionali in squadra: è stato importante soprattutto quando ero arrivato da poco in Italia e non conoscevo la lingua. A Fasano eravamo diversi giocatori argentini, ma comunque l’aspetto fondamentale è il gruppo che deve avere la stessa idea e la stessa mentalità vincente». Gonzalez è convinto delle potenzialità del Taranto: «Le sensazioni sono buone, abbiamo già provato sul campo quello che il mister ci trasmette durante gli allenamenti e direi che abbiamo fatto bene. Siamo a Taranto, in una grande piazza.L’obiettivo non può che essere quello di vincere e di diventare una squadra forte, come merita una piazza come questa».
Proviene dalla Juniores, invece, il giovane attaccante Serafino, che ha esordito la scorsa stagione: «Fu una grande emozione e non può essere altrimenti per un ragazzo di Taranto che esordisce con la squadra della propria città. All’inizio ero incredulo, dopo che sono sceso in campo ho pensato solo a fare bene. Essere in ritiro significa che devo avere ancora più fame e devo impegnarmi di più degli altri. Per me indossare la maglia del Taranto è un sogno da quando ero piccolo, e per onorarla dovrò essere sempre un passo più avanti degli altri».